Chieti. “Correva l’anno del Signore 2007 quando, una cospicua rappresentanza dell’allora centrodestra all’opposizione in provincia di Chieti con alcuni amministratori locali, diede vita ad una folclorica manifestazione pubblica con ospite un bel ciuco”.
Lo ha dichiarato il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico.
“Lo scopo continua – D’Amico – era denunciare lo stato di degrado delle strade provinciali del vastese ed, in particolare, quelle di collegamento all’area industriale della valsinello di Gissi. Stampa e Tv locali non mancarono e fu data ampia enfasi all’iniziativa. Il centrosinistra subì il colpo nonostante, solo da qualche mese, era stata riaperta la strada provinciale di collegamento con il casello autostradale A14 di Vasto nord chiusa da quasi dieci anni con fondi stanziati interamente dalla provincia di Chieti. Di lì a poco fu redatto un piano straordinario d’intervento sulla viabilità provinciale di 28.000.000 euro con la redazione del triennale 2008/2010 grazie ai fondi messi a disposizione dell’allora amministrazione regionale di centrosinistra guidata da Ottaviano Del Turco. Di questi, circa un terzo, furono destinati al vastese. Nello stesso anno furono stanziati per il vastese , sempre dalla regione Abruzzo, 2.000.000 euro per la sistemazione della viabilità provinciale minore per la quale furono redatti anche i progetti preliminari d’intervento che coprivano tutto territorio interno. Questi interventi si vanificarono solo perché l’intera somma fu poi destinata sull’ex ss 86 Istonia per la messa in sicurezza in virtù del passaggio della tappa del giro ciclistico d’Italia del Maggio del 2008. Questa breve ed incompleta cronistoria di fatti concreti, documentabili e vissuti in prima persona per rappresentare lo stato antico delle cose, riguardo alla viabilità del vastese, nonostante siano passati tanti anni. Per il vastese oggi fa notizia la crisi occupazionale della valsinello di Gissi, delle grosse difficoltà della riconversione dell’ex Golden Lady, dello stato pietoso delle arterie viarie di collegamento a questa area industriale. Il problema è più in generale, con l’intero entroterra, che soffre sempre più della mancanza di servizi essenziali e vitali per i cittadini come sanità e trasporti adeguati e digniotsi. Chi governa provincia e regione Abruzzo sono gli stessi che protestavano con il ciuco nel 2007, hanno ancora da spendere i soldi che il centrosinistra ha loro lasciato in eredità, sogna di fare marchette elettorali con progetti esecutivi per la viabilità visti e rivisti, pensa che i cittadini abbiano dimenticato. Nel frattempo – conclude D’Amico – la gente ha perso e perde lavoro, le aziende delocalizzano non solo per questioni di natura imprenditoriale ma anche per altri disagi come; viabilità pericolosa, collegamenti alla banda larga inesistenti, energia a basso costo che restaun sogno irrealizzabile nonostante la vicinanza della turbogas. In questi anni queste erano le cose che dovevano essere realizzate e non lo sono state. Questa è la triste situazione che abbiamo di fronte. Faremo squadra e sistema per fare ogni ulteriore sforzo ad evitare la catastrofe economica e sociale ma non ci stiamo ad essere assimilati a chi poteva fare e non ha fatto”.