Presentati i candidati del Pdl della provincia di Chieti

pdl_provincia_chieti_candidata_al_parlamentoChieti. Questa mattina, alla presenza alla presenza di assessori e consiglieri provinciali e regionali e del sindaco di Chieti Umberto Di Primio, sono stati presentati i candidati del Pdl della provincia di Chieti alle prossime elezioni politiche.

“La vicenda della Monte dei Paschi di Siena – ha detto il senatore Fabrizio Di Stefano – ha dato un duro colpo al Pd. Un sondaggio della Euromedia ha dato il Pdl dell’Abruzzo come il primo in Italia, questo ci conforta molto. Quindi siamo convinti del nostro percorso ed abbiamo l’appoggio del sindaco Di Primio e della sua amministrazione, del sindaco di Guardiagrele e dei dirigenti provinciali e regionali. Devo rivolgere un ringraziamento particolare a loro che oggi sono qui a fianco a me. È importante che tutta la classe dirigente del partito abbia chiesto di posizionarmi in un ruolo utile. A questo proposito ringrazio anche i sindaci di Chieti, Pescara e Teramo. Oltre a me ci sono altre persone che rappresentano l’Abruzzo, questo significa che l’Abruzzo ha un radicamento nel territorio. Ci sono molte zone che hanno dei disagi ed hanno bisogno dell’aiuto della macchina amministrativa. Ci mettiamo tutti la faccia, la battaglia si può vincere. No dobbiamo dimenticare che nel 2006 ci fu la rimonta ma il sistema si bloccò. Sono convinto che ce la possiamo fare, faremo la solita campagna elettorale, cioè attraverso il contatto diretto. Una campagna all’insegna della sobrietà, cosa che ci impone il particolare momento economico, e con il contatto con la gente. Rispettiamo l’avversario politico, senso del rispetto che non vediamo dall’altra parte. Ad esempio nel mio paese, a Tollo, qualche giorno fa è stato festeggiato il Giorno della Memoria, c’erano Legnini, Marini, Paolucci, ecc, ed il sottoscritto che risiede e paga le tasse in quel comune non è stato invitato. Poi al Giorno della Memoria è stata affiancata la Festa dell’Anziano con tanto di pranzo a spese del Comune, è una mancanza di rispetto nei confronti delle 6 milioni di persone che sono morte nella Shoah”.
Tra i candidati della provincia teatina, oltre al senatore Di Stefano, ci sono l’assessore provinciale Daniele D’Amario, il sindaco di San Buono Denisso Cupaiolo ed il sindaco di Pennadomo Antonietta Passalacqua.
“A me – ha aggiunto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – come agli altri questa legge elettorale non piace perché nel voto siamo abituati a vedere scritto il nome. C’è un’intera classe dirigente che lavora per il territorio, quindi riteniamo che chi va in Parlamento non debba dimenticare il territorio di provenienza. La nostra scelta è quella di avere persone che possano avere il terminale nella nostra amministrazione. Ho scritto una lettera che deve essere un indirizzo al partito. La colpa di questo sistema elettorale non è solo del Pdl. Vogliamo dare delle risposte alla gente, la nostra attività ci consente di guardare ancora negli occhi le persone. Il 24 febbraio chiederemo le persone come vorranno farsi amministrare. Ci sono delle nefandezze che fanno capire quanto sia pericolosa la sinistra quando va al Governo”.
“Io sono sempre disposto a metterci la faccia – ha detto l’assessore provinciale Daniele D’Amario – spesso capita che a Roma si facciano delle scelte che non rispecchiano al territorio. Oggi il territorio nessuno come Fabrizio lo rappresenta. Oggi in campagna elettorale non si respira la stessa aria di qualche anno fa, però con il porta a porta riusciremo a ristabilire un contatto con la gente. Oggi ci troviamo a rincorrere, ma penso che non sia una rincorsa disperata. I sindaci del Pdl stanno amministrando l’Abruzzo bene e penso che questa sia una buona risposta. Noi ci batteremo per cambiare la legge elettorale. Chi va in Parlamento deve rappresentare il territorio”.
Francesco Rapino

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