L’Aquila. “Un Consiglio comunale straordinario per trovare una soluzione giuridicamente corretta alla vicenda delle maxi bollette al progetto Case”.
A chiederlo con forza sono i consiglieri de La Destra Luigi D’Eramo e Vito Colonna, che auspicano l’intervento dell’assise comunale nella questione dei salati balzelli per i consumi di luce, gas e acqua recapitati recentemente agli inquilini delle cosiddette ‘new town’.
“La stangata che ha raggiunto numerose famiglie aquilane è assolutamente iniqua” tuona D’Eramo. “E’ necessario che il Comune accorci i tempi per la verifica dei reali consumi e sospenda nel contempo le richieste illegittime di pagamento. Non è giusto che gli aquilani paghino esorbitanti fatture che il sindaco Cialente ha spedito loro solo per battere cassa, per poi restare in attesa di eventuali conguagli. Andava fatto un accertamento preliminare dei reali consumi prima di emettere le bollette, così come prevede il decreto di assegnazione dell’alloggio sottoscritto dallo stesso sindaco, ma come al solito Cialente e i suoi hanno agito senza pensare, dimostrando per l’ennesima volta la loro incapacità di organizzazione e gestione. Ora è giusto rimediare ai danni bloccando i pagamenti e accelerando i tempi per effettuare i giusti conteggi”.
In relazione al pagamento delle spese per gli spazi comuni, anche queste inserite nelle ‘bollette pazze’, il consigliere Vito Colonna spiega: “La manutenzione di questi edifici è pari a zero. Il verde non è assolutamente curato e quotidianamente gli inquilini denunciano disagi come infiltrazioni d’acqua nei garage, riscaldamenti malfunzionanti, l’illuminazione esterna e gli ascensori spesso fuori uso. Il Comune dovrebbe pensare innanzitutto a soddisfare le esigenze dei cittadini, operando la giusta manutenzione a questi alloggi, prima di prendere d’assalto i loro portafogli”.
“La soluzione proposta dal sindaco Cialente relativa al solo pagamento di cinque rate non garantisce i cittadini” concludono D’Eramo e Colonna “deve essere prima fatta chiarezza sul metodo e sulla quantità e qualità dei servizi erogati; è per questo che chiediamo con forza che dell’argomento si discuta in Consiglio comunale”.