“Il Comitato – spiega il portavoce Luca Pelliccia – contesta che la tipologia di intervento (cupolex) prospettato all’amministrazione abbia costi eccessivamente onerosi e semmai è vero il contrario ossia i costi, che ci sono stati forniti insieme ad altro materiale tecnico dai responsabili di zona delle ditte interpellate, sono inferiori agli interventi prospettati dall’amministrazione e ci chiediamo a questo punto quali sono stati gli interlocutori dell’amministrazione; contesta l’impossibilità tecnica di applicare il cupolex per la presenza delle reti dei servizi sotto i marciapiedi; a questo proposito se si voleva un nostro contributo per risolvere questo eventuale problema ci aspettavamo che ci fossero consegnate le mappature delle reti sul viale Nettuno, ci sono state consegnate invece solo alcune fotocopie senza una legenda e senza precise indicazioni. E’ evidente a questo punto la volontà ostinata dell’amministrazione di ignorare soluzioni alternative per sistemare i marciapiedi della zona centrale di viale Nettuno e di volere abbattere i tigli che da tantissimi anni adornano e rendono bella e vivibile la nostra città. Ad ogni modo se proprio l’amministrazione comunale è convinta che l’intervento proposto dal Comitato è più costoso oppure impraticabile si potrebbe pensare ad altre soluzioni, anche più economiche, che comuni limitrofi hanno adottato per sistemare i marciapiedi e salvaguardare i viali: Pescara, ad esempio, aveva un problema identico ma lo ha risolto salvando i tigli. Non è un caso – conclude il portvavoce del Comitato Salviamo gli Alberi – che tutti gli esperti da noi consultati hanno confermato che il problema delle radici dei Tigli è dovuto soprattutto ad una non corretta manutenzione delle piante ed in special modo a alle errate potature. Confidiamo infine che i nuovi assessori abbiano la sensibilità di confrontarsi con noi per analizzare tutte le proposte che siamo in grado di offrire al fine di scongiurare il devastante intervento che l’amministrazione comunale sembra aver deciso di attuare. Nel frattempo continueremo ad informare e sensibilizzare i cittadini di Francavilla al Mare sul progetto deciso dal Comune e sulle alternative da noi prospettate”.