Francavilla al Mare. “Apprendo senza stupore notizie che attribuiscono al sindaco Luciani, ex Pdl, la frantumazione del Pd e del centrosinistra di Francavilla, già in grave crisi dopo la cacciata ingiustificata del sottoscritto e del consigliere La Barba, avvenuta ad aprile del 2012, colpevoli di aver cercato democrazia e confronto all’interno della maggioranza e del partito”.
Così il capogruppo dei Democratici per Francavilla in Consiglio Comunale a Francavilla al Mare, Stefano Di Renzo, dopo le ultime vicende amministrative del centro adriatico che hanno visto la sostituzione del vicesindaco e di due assessori. Subito dopo il Pd cittadino ha preso le distanze dalla scelta del sindaco, ma ha comunque confermato il proprio appoggio all’amministrazione comunale.
“Oggi quel Pd – aggiunge Di Renzo – uscito vittorioso dalle elezioni con 5 consiglieri di maggioranza, due assessori di cui uno vicesindaco, non esiste più. Permane invece uno stato di assoluta incapacità politica da parte del segretario del Pd unico fautore della disfatta del partito che adesso deve assumersi le sue responsabilità. Del resto perché il Pd accetta e subisce in silenzio l’estromissione prima di due consiglieri e oggi di due assessori? Credo sia la dimostrazione della mancanza di trasparenza che attanaglia questa amministrazione. Ci si deve domandare verso quale direzione sta andando il centro sinistra a Francavilla e se esistano i presupposti politici per proseguire questo governo della città. Il gruppo Democratici per Francavilla resta l’unico che si sta battendo per mantenere fede al programma sottoscritto con gli elettori. Ciò che si è cercato di evitare un anno fa e che è costato il posto nella maggioranza per la contrarietà alle delibere sui cambi di destinazione d’uso degli alberghi, sull’area ex Mencarelli e sull’aumento di volumetrie sul lungomare, oggi diventa la prova evidente della nostra coerenza. Per questo lancio un appello alle forze di centro sinistra di Francavilla, affinché ritrovino una strategia politica comune che guardi al dopo Luciani senza più commettere gli errori del passato, come quello di mettersi nelle mani di sindaci improvvisati che nulla hanno a che fare con la storia politica del centrosinistra di Francavilla, una storia che racconta di lotte contro la cementificazione, per la salvaguardia dell’ambiente, la trasparenza amministrativa e il rispetto delle regole, tutte tematiche oggi disattese dall’attuale amministrazione. Il Pd francavillese è in grave difficoltà ma queste oggi devono essere da sprono per la rinascita di un centro sinistra più forte e consapevole e non la causa dell’annullamento di persone e idee che da tanto si impegnano per il bene della città. Non ci resta che auspicare un futuro migliore per Francavilla, non appena la parentesi Luciani sarà conclusa”.