Da oggi l’assessore Massimo Filippello, oltre ai Tributi, affissioni e pubblicità, ha assunto le deleghe alle Finanze, al Bilancio e alla Programmazione economica. E cedergli le più importanti cariche finanziarie dell’amministrazioni comunali è Eugenio Seccia, per ordine del sindaco. Ma per Albore Mascia non si tratta di una ‘retrocessione’ per Seccia, anzi: “Le sue deleghe”, sostiene il primo cittadino, “sono state pontenziate assumendo la Riqualificazione delle aree di risulta, e tutte le deleghe collaterali del collega Filippello, ossia Piano Carburanti, Economato, Espropriazioni, Privatizzazioni, Controllo di Gestione, Federalismo Fiscale municipale, Semplificazione amministrativa e qualità dei servizi al Cittadino (delega obiettivo), conservando le altre sue deleghe ossia la Gestione del Patrimonio Immobiliare, l’Accelerazione delle procedure per l’assegnazione delle sedi alle Associazioni (delega obiettivo), Innovazione tecnologica e Centro Elaborazione Dati, Autoparco, Politiche Industriali”.
E altrettanto fermante, Mascia ammonisce chi intende invocare il rimpasto: “Una redistribuzione, non un azzeramento dell’esecutivo, ma semplicemente, abbiamo riequilibrato alcune deleghe, una ricalibratura degli incarichi avvenuta in maniera serena, decisa all’interno della giunta in perfetto accordo, consapevoli, tutti, di aver fin qui lavorato in maniera ottimale”.
Pur se ottimistica, la valutazione del sindaco avviene dopo lo scossone provocato dall’Udc, che ha portato alla sostituzione dell’assessore Vincenzo Serraiocco con Antonio D’Intino, oltre ai precedenti avvicendamenti di assessori esterni in quota al partito centrista. E proprio le cariche oggi “ricalibrate” tra i pidiellini Seccia e Filippello erano nelle mire del gruppo consiliare facente capo a Vincenzo Dogali: materia scottante, secondo i rumors del municipio, alla base dello strappo in maggioranza avvenuto poche settimane fa tra l’Udc e Mascia.