“Dopo tre anni – ha aggiunto Di Giuseppantonio – il conto dell’attività è una cosa molto importante e di cui si deve andare fieri. Abbiamo evitato gli sprechi e le spese fatte senza criterio. Mi riempie di gioia che la Provincia di Chieti rappresenti un esempio per la buona gestione. Abbiamo ridotto le spese telefoniche e per il riscaldamento sia qui che nelle scuole, riscaldamento che rimaneva acceso anche nelle feste. Abbiamo setacciato i capitoli di spesa eliminando gli sprechi. Devo dire che noi abbiamo tagliato spese che erano superflue riducendo le uscite con una severa attività di controllo. Noi ci siamo insediati 42 mesi fa in una situazione che si è più sempre trasformata con drastiche riduzione di trasferimenti da parte dello Stato e della Regione ed una crisi profonda. In questo scenario i pochi soldi li abbiamo dovuti utilizzare per la manutenzione delle strade e per i vari servizi. Nella nostra azione abbiamo mirato ad eliminare i costi della politica o meglio i costi degli organi istituzionali. Abbiamo operato sempre nel rispetto del Patto di Stabilità ed abbiamo messo a posto tutto il patrimonio che può contare su una politica sana e corretta. Siamo intenzionati ad azzerare tutti i fitti passivi chiedendo a tutti i consiglieri di razionalizzare gli spazi. I reclami maggiori in questi anni li abbiamo avuti per le strade, quindi vedremo di ridarle allo Stato perché non siamo nelle condizioni di affrontare lavori. Il futuro della Provincia sicuramente sarà incentrato sulla riduzione del numero. Chi verrà dopo di noi potrà ripartire da una Provincia sana. L’anno decisivo per il pre-dissesto sarà il 2013, abbiamo fatto in maniere di non fallire il giorno dopo, ma serviranno altri soldi per risanare i debiti”.
Inoltre è stato rimarcato che c’è stata una riduzione del 18,2% della spesa discrezionale con il Sociale che non è stato toccato.
“Se le risorse dello Stato – ha rimarcato l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Mauro Petrucci – sarebbero state in linea con la media che si aveva fino al 2008, avremmo potuto dire di aver risanato l’Ente già da quest’anno o dall’anno scorso. Il nostro modo di agire ha permesso di incrementare gli investimenti per il funzionamento della scuola”.
Francesco Rapino