Chieti. La Provincia di Chieti, con il supporto tecnico e di competenza di Alesa, l’Agenzia locale per l’energia, è pronta a giocare un ruolo attivo nelle procedure di affidamento delle gare del servizio di distribuzione del gas, così come delineate nel decreto legislativo 23 maggio 2000 nr. 164, (cosiddetto Decreto Letta), e nel Decreto del Ministero dello sviluppo economico nr. 226 del 12 novembre 2011 (entrato in vigore l’11 febbraio 2012) che reca il Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.
Tutte le concessioni in essere, e non affidate tramite gara ad evidenza pubblica, infatti, scadranno improrogabilmente il 31 dicembre 2012 e la nuova gara per l’affidamento della distribuzione del gas va conclusa entro il 2015. In tale ottica il Regolamento pone alcuni adempimenti a carico della Provincia, rivestendola di un ruolo, compreso quello di stazione appaltante, che può essere determinante per contribuire a ridurre gli oneri a carico degli utenti per la fornitura del gas. Tra gli adempimenti a carico della Provincia di Chieti vi è l’obbligo di convocare i Comuni ricompresi nell’ambito Chieti 2 Est e Sud (sotto la linea del fiume Sangro) per individuare la stazione appaltante e dare avvio alle procedure tecnico-amministrative per l’espletamento della gara. In tale ottica, nel corso di una riunione alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio con il dirigente di settore Giancarlo Moca, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il presidente ed il direttore generale di Alesa, Angelo Cellini e Antonio Di Nunzio, è stata trovata una importante intesa di massima per la riunione dei due Ambiti principali in cui il territorio della provincia di Chieti è stato suddiviso, ovvero quello che fa capo direttamente alla Provincia (Chieti 2 Est e Sud) e quello che fa capo al Comune di Chieti. E nelle prossime settimane verranno convocate le assemblee dei Sindaci.
“Unire gli ambiti è fondamentale perché, trattandosi di realtà che hanno meno di 100.000 ‘utenze’, l’unificazione permette, attirando più distributori di gas e dunque accentuando la concorrenza, di ottenere significative economie di scala di cui beneficeranno direttamente i cittadini in termini di risparmio nelle bollette del gas – dice il presidente della Provincia di Chieti Di Giuseppantonio – e i Comuni che otterranno dai gestori il giusto corrispettivo finanziario. Ma c’è anche un altro aspetto di questa vicenda che merita una sottolineatura: in un momento in cui l’avversione alle Province continua ad essere molto forte, la Provincia di Chieti assolve in pieno alle proprie funzioni di Ente sovracomunale che agisce nell’interesse esclusivo dei cittadini e dei Comuni, diventando una sorta di garante della correttezza della procedura e della convenienza del bene, in questo caso il gas, nell’ambito di un appalto che durerà 12 anni. Da qui al 2015 ci sarà da fare, in via preliminare, la ricognizione delle reti e delle relative proprietà pubbliche, passaggio fondamentale per capire quali benefici ne avranno i Comuni nei 12 anni di durata del contratto. Un lavoro – conclude Di Giuseppantonio – che la Provincia è pronta a fare anche sulla scorta dell’esperienza e delle informazioni che Alesa ha già acquisito”.