“Con un’efficace intercessione del Comune – continua Di Felice – parte della ex-caserma potrebbe essere messa a disposizione di tutte le associazioni di volontariato operanti nella nostra città e nell’intera provincia, le quali potrebbero così disporre di ampi locali per le loro sedi, depositi per le attrezzature e parcheggi per i loro mezzi. Gli stessi volontari potrebbero occuparsi della manutenzione ordinaria e del mantenimento del decoro degli stabili a loro assegnati. La loro presenza preserverebbe inoltre la ex-caserma dall’infiltrazione di sbandati e teppisti salvaguardando così anche la sicurezza degli abitanti del quartiere. Ancora di più, gli uffici dell’assessorato alla Protezione Civile potrebbero essere trasferiti all’interno della ex-caserma, in cui potrebbe essere costituita una centrale operativa intercomunale ove dirigere le operazioni di gestione di un’eventuale maxi emergenza e potrebbero essere realizzate ampie strutture di accoglienza per centinaia di eventuali evacuati in tempo reale. Scongiurando, in caso di emergenze, la frammentazione, anche logistica, delle varie competenze messe in campo. La ex-caserma potrebbe offrire invece adeguate infrastrutture ed impianti ancora efficienti, e la sua posizione risulterebbe strategica, essendo a ridosso del centro cittadino ma anche ben collegata alle principali vie di raggiungimento dello Scalo, dei comuni limitrofi, della rete autostradale e di accesso ai porti di Pescara ed Ortona nonchè all’aeroporto d’Abruzzo”.
Per questo motivo, ideAbruzzo chiede all’amministrazione comunale di verificarne la possibile realizzazione, affinchè “un altro dei simboli di Chieti non venga lasciato andare in rovina”.