Atessa. Primo incontro, domani alle 15, in Regione, a Pescara, per definire la proposta, avanzata dall’amministrazione comunale di Atessa e fatta propria da tutto il Consiglio comunale, di riconvertire il presidio “San Camillo De Lellis” in ospedale di zona disagiata, con al suo interno anche Medicina del lavoro, dato che quella della Val di Sangro è la più importante area industriale del centro-sud Italia.
Al tavolo di lavoro saranno presenti il sindaco Giulio Borrelli e il presidente del Consiglio comunale Enrico Flocco, che saranno accompagnati da un pool di esperti. Ci saranno inoltre l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci; rappresentanti della Asl Lanciano Vasto Chieti e dell’Agenzia sanitaria regionale.
La proposta di riconversione, dopo una dettagliata elaborazione, dovrà essere inviata ai due ministeri di competenza, quello della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze, e dovrà approdare al tavolo Stato-Regioni, per l’approvazione.
“La nuova amministrazione comunale, in carica da cinque mesi, – tiene a sottolineare il sindaco Borrelli- ha impostato su basi del tutto nuove la battaglia per difendere il San Camillo de Lellis, ospedale di un ampio territorio. Finora abbiamo ottenuto il cambio di orientamento della Regione Abruzzo che, adesso, riconosce ad Atessa il ruolo di paese-cerniera tra una vitale zona industriale e un vasto entroterra particolarmente disagiato. Nell’incontro di domani, si avvierà la definizione, con gli organismi regionali e della Asl chietina, della “proposta tecnica” da presentare a Roma. La nuova fase che si è aperta, dovrà poi trovare riscontro nel Governo nazionale”.
La proposta di riconversione, dopo una dettagliata elaborazione, dovrà essere inviata ai due ministeri di competenza, quello della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze, e approdare al tavolo Stato-Regioni, per l’approvazione.
“Dispiace – conclude Borrelli – che, lungo questo delicato e faticoso percorso, si innestino polemiche fuorvianti da parte di forze politiche che, dopo aver approvato, in consiglio comunale, una mozione di sostegno al riconoscimento di ospedale di area disagiata, assumono ora atteggiamenti disfattisti e di sterile propaganda”.