“Il nostro lavoro – ha spiegato Sigismondi – non è stato solo quello realizzato e visibile nelle sedute di Consiglio provinciale, ma anche quello delle sedute di commissione e nelle riunioni di studio per prendere contezza della situazione generale dell’ente, che senza timore abbiamo potuto definire drammatica, a causa dei debiti lasciati in cassa per un ammontare di 8,2 milioni di euro. Di fronte ad un tale passivo, la maggioranza di centrodestra ha dimostrato attenzione, cautela e responsabilità, evitando la dichiarazione di dissesto finanziario e riconoscendo numerosi debiti fuori bilancio”.
Al centrodestra non è piaciuto il comportamento della minoranza che ha abbandonato l’aula al momento del voto dei debiti fuori bilancio. Soprattuto quello dell’ex presidente Coletti cha avrebbe “scaricato la rsponsabilità sui dirigenti dell’ente, senza fare alcuna autocritica”. Sigismondi è preoccupato per il futuro perché “la situazione debitoria che abbiamo ereditato si ripercuoterà senza dubbi anche sui bilanci dei prossimi anni, in considerazione che la loro copertura finanziaria è garantita dalla vendita del patrimonio edilizio dismesso, in un periodo nel quale lo stesso mercato edilizio è in crisi. Tuttavia, nonostante tutte le difficoltà, la maggioranza – ha concluso il vicecapogruppo del Pdl – si è dimostrata compatta e coesa nel perseguire i risultati ad esclusivo vantaggio del bene comune”.