Nello specifico, con questa deliberazione, proposta dall’assessore all’Ambiente Luigi Comini, il Consiglio Comunale chiede ai deputati e senatori della Regione Abruzzo di presentare una proposta di legge abrogativa della norma contenuta nel cosiddetto “decreto sviluppo”, che di recente è stata approvata dal Parlamento la quale, pur aumentando il limite minimo di distanza dalla costa previsto per l’installazione di piattaforme petrolifere in mare, ha tuttavia, “fatti salvi tutti i procedimenti concessori in corso alla data di entrata in vigore del precedente decreto legislativo n.28/2010” il quale, proposto dall’epoca Ministro Prestigiacomo aveva stabilito una distanza minima dalla costa di 12 miglia in presenza di aree protette facendo diventare fuorilegge l’impianto Ombrina Mare2. Se la norma “salva-piattaforme” non viene abrogata, c’è il rischio tangibile che il progetto di sviluppo Ombrina Mare possa riprendere il proprio iter ed ottenere l’autorizzazione ad installare una piattaforma di estrazione petrolifera a meno di 6 km dalla costa tra San Vito Chietino e Rocca San Giovanni. Questo significherebbe, oltre ad un concreto pericolo per la salute e per l’ambiente, la pietra tombale sulle possibilità di sviluppo turistico del nostro territorio.