A far propendere il primo cittadino a questa decisione il fatto che “durante le assenze del sindaco per impegni istituzionali, il dottor Di Paolo, nonostante il ruolo di vicario assegnatogli, si è spesso reso protagonista di azioni non concordate che hanno posto in serio imbarazzo l’amministrazione, facendo di fatto venir meno il rapporto fiduciario connesso a tale carica”.
Il riferimento è alle dichiarazioni di Di Paolo in merito ai dipendenti comunali, metà dei quali, a suo parere, non erano “meritevoli dello stipendio”. O alla sua più recente e contestatissima decisione di dimezzarsi l’indennità , con la richiesta a tutti di fare lo stesso, poco apprezzata da maggioranza e opposizione, che lo hanno accusato di demagogia.