Treglio. “Apprendiamo con sgomento le dichiarazioni del consigliere di Forza Italia Mauro Febbo intervenuto in favore della riapertura del Sansificio di Treglio, in spregio delle norme e della tutela della salute dei cittadini. Dichiarazioni irresponsabili, quelle che chiedono la riapertura di uno stabilimento che ha mostrato sia carenze igienico sanitarie che produzione di inquinanti, che ci fanno comprendere quanto le idee e la visione di Forza Italia siano ferme a 50 anni fa. Un modo di pensare, tipico di ha amministrato questa regione, che ci offre la giusta misura per comprendere come mai l’Abruzzo versi in queste condizioni di arretratezza e illegalità dal punto di vista ambientale e industriale”.
Il duro commento arriva dal consigliere regionale M5S, Sara Marcozzi che incalza “Il consigliere Febbo, probabilmente ha parlato senza pensare, altrimenti sarebbe davvero da sconsiderati rilasciare dichiarazioni dove si tutela chi non rispetta la legge in ambito di salute pubblica. Un consigliere regionale dovrebbe battersi per scongiurare l’attività di chi, guardando solo al profitto, mette a rischio la salute di migliaia di cittadini. O vogliamo continuare a costringere gli abruzzesi a scegliere tra lavoro e salute?”.
Il Sansificio ha ottenuto una serie di pareri contrari da Asl, Regione Abruzzo e Comune di Treglio sulla riapertura, per carenze igienico sanitarie e produzione di inquinanti. L’Autorizzazione per esercitare è scaduta a dicembre 2016, dopo la proroga di 100 giorni, la società avrebbe dovuto presentare un progetto in cui venissero individuate le tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione che garantissero bassi livelli di emissione di inquinanti, l’ottimizzazione dei consumi di materie prime, prodotti, acqua ed energia e un’adeguata prevenzione degli incidenti. Il progetto presentato non ha soddisfatto i criteri richiesti e di qui la bocciatura di Regione Abruzzo. L’azienda, quindi, non avrebbe potuto nè dovuto riaprire i cancelli, essendo senza autorizzazione, invece il 3 novembre scorso lo ha fatto accogliendo agli agricoltori, sapendo di operare fuori dalla normativa. Oggi il sansificio, deve chiudere perché non ha operato le migliorie richieste.
“Siamo dalla parte delle imprese che valorizzano le filiere locali” specifica Marcozzi “ma il rispetto delle norme è imprescindibile, soprattutto quando in ballo c’è la salute dei cittadini. Non si può pensare di fare impresa oggi, come si faceva 40 o 50 anni fa. Non si può ragionare solo in virtù del mantenimento dello status quo, altrimenti dovremmo riaprire anche le fabbriche di amianto, costruire i soffitti in eternit e buttare nel cestino tutti quei faticosi passi avanti che si sono compiuti per tutelare la salute degli abruzzesi. E, inoltre,” conclude Marcozzi “è ingiusto che si pongano gli agricoltori contro cittadini che vogliono tutelare il proprio territorio e la propria salute, ingenerando faide che la politica non dovrebbe assolutamente incoraggiare. Chi governa, chi ha avuto la responsabilità del comparto agricolo per un’intera legislatura come il consigliere Febbo, dovrebbe porre in essere e incentivare l’adeguamento di tutte le aziende ai nuovi criteri contenuti nelle norme in materia di ambiente e di tutela della salute pubblica. È da irresponsabili tutelare chi non rispetta la legge in danno della collettività e lo è ancor di più se a farlo è chi ha già governato la regione e, forse, vorrebbe governarla ancora, ma evidentemente non è più al passo con i tempi. Il M5S esprime la sua piana solidarietà al Sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella che da tempo si batte a tutela della propria comunità.”