Ortona. Con determinazione dirigenziale del Settore Tecnico del Comune di Ortona n. 15 del 27.01.2016, dopo l’espletamento della gara d’appalto integrato, è stata disposta l’aggiudicazione definitiva alla ditta classificatasi al primo posto secondo il verbale di gara redatto dall’apposita commissione. Contro questo atto le ditte seconda e terza in graduatoria hanno proposto ricorso al TAR Pescara, chiedendo l’annullamento dell’aggiudicazione.
Con la sentenza n. 181/2016 il TAR ha annullato l’aggiudicazione alla prima classificata, mentre con la sentenza n. 188/2016 lo stesso TAR, pronunciandosi sul ricorso della ditta terza in graduatoria, nel dichiarare inammissibile il ricorso stesso, ha disposto che a seguito e per effetto della sentenza n. 181/2016, la ditta seconda classificata secondo il verbale di gara in realtà è diventata prima.
Con determinazione dirigenziale del Settore Tecnico n. 194 dell’8.06.2016, nel prendere atto delle sentenze del TAR, il Comune di Ortona ha provveduto ad aggiudicare in via definitiva l’appalto dei lavori alla ditta seconda classificata. Al punto 5 della determinazione si dà atto che l’aggiudicazione definitiva disposta con la stessa determinazione diverrà efficace dopo la verifica con esito positivo del possesso dei requisiti in capo al soggetto aggiudicatario. Al punto C della determinazione invece si stabilisce che l’efficacia dell’aggiudicazione verrà accertata dal responsabile del procedimento all’esito della verifica di cui al punto 5. Mentre al punto 10 della determinazione si stabilisce che il contratto d’appalto potrà essere stipulato solo dopo l’acquisizione dei pareri favorevoli e l’approvazione del progetto definitivo presentato in sede di gara dalla ditta aggiudicataria.
“Come è facilmente rilevabile – dichiara Tommaso Coletti, componente del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona – dall’8 giugno 2016 ad oggi, dopo ben 16 mesi, risulta che non ancora si riescono a concludere le verifiche necessarie per la sottoscrizione del contratto e la successiva consegna dei lavori”.
“Non sembrano esserci altri impedimenti alla prosecuzione della procedura – continua Tommaso Coletti – in quanto il ricorso fatto dalla ditta esclusa che si era classificata al primo posto non ha avuto la sospensiva dal Consiglio di Stato. Resta allora un mistero chi ha deciso di fermare la procedura! Non ci sono né atti di indirizzo da parte degli organi politici comunali, né atti amministrativi con cui è stato disposto di fermare la procedura avviata con la determinazione dirigenziale n.194/2016”.
“Pur non essendoci a quanto pare atti interruttivi – conclude Tommaso Coletti – qualcuno si sta assumendo la responsabilità di fermare la procedura provocando notevoli ritardi nell’esecuzione dei lavori, oltre a far rischiare concretamente al Comune di Ortona la perdita del finanziamento di circa 10 milioni di euro per il dragaggio di cui il Porto di Ortona ha sicuramente bisogno”.