Pescara. La VI Commissione Consiliare “Caccia e Pesca” della Provincia di Pescara rinvia, all’unanimità, il regolamento per la gestione delle popolazioni di cinghiale e principi generali per la gestione delle popolazioni di cervo e capriolo.
Il Presidente Roberto Pasquali: “vogliamo informare, condividere e concordare con tutti i soggetti coinvolti la sua stesura definitiva”.
Pescara 4 ottobre 2012. “Riteniamo fondamentale spiegare nel dettaglio questo regolamento ai cacciatori e agli agricoltori con l’appoggio del servizio caccia della Provincia di Pescara, nella più totale partecipazione e trasparenza delle scelte”. Lo ha detto Roberto Pasquali, Presidente della VI Commissione Consiliare Caccia e Pesca in Provincia di Pescara, dopo una riunione, quella di oggi, che ha visto il voto unanime dell’intera commissione preposta su un documento proposto proprio da Pasquali e sottoscritto da larga parte dei componenti la Commissione. “Il passo successivo – prosegue il Presidente – sarà portare all’approvazione del Consiglio questo regolamento, e spero di farlo in tempi brevi con l’aiuto di tutti, e con l’intenzione di renderlo esecutivo a partire dalla prossima stagione venatoria. Il rinvio, ci darà la possibilità di ascoltare e recepire le proposte migliorative che proverranno dal mondo venatorio e agricolo. Non è possibile accettare, in modo acritico, le linee guida Regionali contenute nella delibera di Giunta n 605 del 1 settembre 2011, pubblicata sul BURA il 26 settembre 2012. Le motivazioni sono riferibili, in particolare: alla gestione dei danni causati dai cinghiali, che ogni anno toccano cifre esorbitanti; alla condivisione del territorio vocato alla presenza del cinghiale con le altre forme di caccia, in modo particolare i migratoristi che rappresentano, tra l’altro, la stragrande maggioranza del mondo venatorio provinciale. Dotare la provincia di pescara di un regolamento per la caccia agli ungulati è certamente prioritario, ma vogliamo arrivare a questo obiettivo nella consapevolezza di aver rispettato le regole e i passaggi istituzionali che la legge ci impone. Un appello lo rivolgo ai cacciatori – conclude Pasquali – affinché si rendano protagonisti delle scelte e dei cambiamenti, invertendo, così, la consolidata abitudine di subire le scelte di pochi”.