Chieti. Questa mattina il MoVimento 5 Stelle di Chieti ha annunciato il deposito di un Ordine del Giorno che mira ad evidenziare l’asserita illegittimità di funzionamento dell’autovelox fisso posto sulla SS 5 Tiburtina Valeria e ne chiede la regolarizzazione.
“Così com’è posizionato e co’è concretamente funzionante a nostro avviso l’autovelox non è legittimo – ha sottolineato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Ottavio Argenio – perché in quel tratto di strada le infrazioni del codice della strada andrebbero contestate immediatamente, invece questo autovelox consente la consente la contestazione differita delle infrazioni. Questo lo diciamo in base ad una delibera del Consiglio Comunale del 1993, la delibera n° 4900, che ha praticamente perimetrato il centro urbano di Chieti e dalla quale è possibile evincere che quell’autovelox si trova appunto all’interno del perimetro urbano. Questa delibera, letta insieme al decreto prefettizio del 2012, a firma dell’allora prefetto De Marinis, ci fa dire che questo funzionamento è concretamente illegittimo perché il prefetto, pur individuando i tratti della Tiburtina Valeria all’interno dei quali era possibile installare gli autovelox che procedono alla contestazione differita dell’infrazione precisava che, qualora quei tratti di strada fossero rientrati all’interno del centro urbano, la contestazione tramite autovelox doveva essere fatta immediatamente. Ce ne siamo interessati perché innanzitutto ci è sembrato che il Comune attraverso questo strumento più che fare attività di prevenzione voglia fare cassa sulle tasche dei cittadini e poi c’è una sorta di deformazione professionale da parte mia e della collega Manuela D’Arcangelo per cui ce ne siamo interessati in maniera concreta. Noi riteniamo doveroso che il Comune faccia attività di prevenzione e di accertamento per limitare i casi di incidenti stradale e per garantire la sicurezza dei cittadini, ma se pensiamo che ad esempio il quartiere di Brecciarola nella parte più densamente abitata è da sempre sprovvisto di qualsiasi strumento che possa fare prevenzione e ci sembra evidente che vada un attimo rivisto il posizionamento di quello strumento e che vada garantita forse maggiore sicurezza a chi oggi ha addirittura paura ad attraversare quel tratto di Tiburtina, avendo amici da quelle parti so che c’è una difficoltà concreta nell’affrontare un semplice attraversamento stradale. Per quanto riguarda le persone che purtroppo sono già incappate nella contestazione dell’infrazione se i temrini per proporre ricorso sono ancora pendenti possono ovviamente decidere di proporre ricorso anziché pagare la sanzione, per quelli che invece purtroppo hanno già lasciato decorrere i termini, che sono di 30 giorni per ricorrere al giudice di pace e 60 giorni per ricorrere al prefetto, purtroppo non c’è più nulla da fare perché il provvedimento amministrativo, anche se illegittimo, trascorsi i termini per l’impugnazione diventa comunque definitivo. Per quanto riguarda le somme scritte al Bilancio ovviamente nell’ordine del giorno che abbiamo presentato chiediamo la revisione di quelle somme proprio perché chiediamo a monte che il Comune provveda, per evitare la possibilità di incappare in un danno erariale, di procedere all’annullamento in autotutela di quelle sanzioni che sono state irrogate e per le quali è ancora possibile la preposizione del ricorso”.
Francesco Rapino