Vacri. Sono state approvate nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Vacri le nuove tariffe Imu, ricalcolate dopo i tagli previsti dal Governo sui bilanci di Palazzo di Città. Nella stessa assise sono state inoltre approvate le delibere per il regolamento Imu e la verifica degli equilibri di bilancio.
Ne dà notizia il sindaco Antonio D’Aristotile, che spiega le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale alla scelta. “Abbiamo dovuto tenere conto, da una parte, dei rilevanti tagli apportati ai trasferimenti statali verso i Comuni – precisa il primo cittadino in proposito – e, dall’altra, dell’insopprimibile necessità di garantire, nel rispetto degli equilibri di bilancio, l’erogazione dei servizi pubblici essenziali, dei servizi alla persona e gli interventi in campo sociale a favore delle fasce di popolazione che versano in situazioni di disagio. L’aumento delle tariffe si è insomma reso necessario proprio per evitare un’importante riduzione di servizi che sarebbe andata inevitabilmente a colpire soprattutto la popolazione in difficoltà”.
In sostanza il provvedimento sull’Imu ha previsto un aumento della tariffa base dello 0,15% per la prima casa, dello 0,15% sulle aree fabbricabili e, infine, dello 0,12% per le seconde case.
“Non avevamo altra strada – continua D’Aristotile –. Gli introiti previsti sono al di sotto di quelli che sarebbero necessari e, pertanto, il ritocco dell’Imu ci permette di evitare contrazioni di spese e tagli soprattutto nei servizi sociali e nella istruzione. Il problema è che la gestione del Comune diviene difficile se si pensa che, nell’arco di poco più di tre anni, le erogazioni statali e regionali sono diminuite notevolmente. In più, la crisi economica rende sempre più limitato anche l’apporto della fiscalità propria. Aumentare l’Imu può sembrare impopolare, ma non avevamo altra scelta”.