Provncia di Chieti, al via il progetto ‘Senza violenza’

iubatti_di_muzio_manciniChieti. “L’associazione si occupa della sensibilizzazione, della prevenzione e del contrasto della violenza sulle donne. È importante favorire una cultura sulla violenza di genere, quindi abbiamo promosso un progetto rivolto alle scuole superiori e che aiutassero i giovani ad avvicinarsi a questo problema. I ragazzi, attraverso il Teatro, porteranno la propria storia e saranno appoggiati da persone che li possano tutelare sotto il profilo giuridico e psicologico. Sono stata invitata di recente a Roma, lì hanno diversi punti di ascolto. Bisogna partire da una nuova coscienza e da una nuova consapevolezza che deve partire dalle scuole. Ci stiamo attivando già in diverse scuole della provincia”.

Così la fondatrice dell’associazione “Donn – è”, Francesca Di Muzio, alla presentazione del progetto “Senza violenza” che si è svolta questa mattina in Provincia a Chieti.
“Per ampliare la Rete Antiviolenza – ha spiegato l’assessore provinciale alle Pari Opportunità, Gianfranca Mancini – noi coinvolgeremo altre associazioni. L’intento è di aprire uno Sportello Antiviolenza nel comune di Ortona dove non ci sono Sportelli. La Rete Antiviolenza già esiste dal 2008, poi è stata allargata, ma ha sempre più necessità di essere ampliata. Nel protocollo è specificato che noi possiamo rispondere a questa esigenza. La forza di questa Rete è quella di diffondere sul territorio una politica di Antiviolenza ed è attivata grazie alla collaborazione con la consigliera Guarracino. Noi come Pari Opportunità abbiamo partecipato ai vari bandi e come rappresentanti di Chieti abbiamo vinto un bando di Giulianova. Questa è un’attività molto delicata che vede l’implicazione di molti fattori. Dobbiamo inculcare la cultura della non violenza in modo che la donna non abbia paura di denunciare. Dobbiamo partire dal basso, dai ragazzi, quindi è importante la sensibilità dei giovani sotto il profilo scolastico. Questa Rete non ha avuto visibilità perché non c’ stata la possibilità di contare su un buon budjet per le Pari Opportunità. Il Comune di Chieti ha attivato lo Sportello, ce ne sono altri, quindi il territorio è ben fornito sotto questo punto d vista. Adesso è importante fare dei tavoli tecnici in modo che i vari atti della Rete si intreccino tra di loro. Il fatto di aprire alle case di accoglienza è un’attività molto importante, poi purtroppo il problema è sempre quello dei fondi. Noi cerchiamo di raccogliere un po’ i fili del tutto e di lavorare al meglio”.
“Saluto con grandissima stima le professioniste che rappresentano l’associazione Donn – è – ha aggiunto la consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Chieti, Anna Maria Guarracino – il loro lavoro dimostra che il problema è molto sentito. Questa Rete nasce dalla consigliera precedente ed è diventata già fitta. Io credo che la finalità di tutta la Rete debba essere quella di portare un punto di accoglienza nella provincia di Chieti che è abbastanza ampia. Penso che da oggi possiamo cominciare a fare un passo in avanti. Dobbiamo cercare con tutte le forze dei punti di accoglienza nella provincia di Chieti. Penso che questo sia un passo importante ed oggi ripartiamo da questa Rete che vogliamo mettere in moto, ci stiamo attivando. Stiamo costituendo un osservatorio per raccordare le forze. Noi vogliamo essere decisivi fino in fondo”.
“La nostra – ha concluso Laura Iubatti, altra fondatrice dell’associazione Donn – è – è un’associazione senza fini di lucro che svolge un’attività volta a tutelare le donne che subiscono violenza. Quello che verrà fatto è il formare nell’associazione per creare figure sociali di operatori verso le attività che l’associazione intende svolgere. Siamo nati con il partenariato con On the Road. Si vuole divulgare la cultura femminile tutelando la sua cultura e creatività con le tematiche della donna attraverso il progetto Donn – è. Questo è un progetto che si è svolto nel mese di novembre e che sarà rivolto alle scuole medie e superiori della provincia di Chieti. Altro scopo dell’associazione è quello di costituire uno Sportello Antiviolenza e di creare una casa di accoglienza”.
Francesco Rapino

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