Chieti. “Comprendo il legittimo entusiasmo del Presidente D’Alfonso nel presentare ai media l’aggiudicazione dell’appalto di 190 milioni di euro per l’ultimazione della Fondo Valle Sangro, nel tratto compreso tra le stazioni di Gamberale e Civitaluparella, ma il buon senso vuole che il film vada visto dall’inizio e non raccontata solo l’ultima parte”.
Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea: “Non ho problemi e remore nel dare atto del risultato raggiunto rispetto ad un’opera strategica per il collegamento con il versante tirrenico e fondamentale per il sistema industriale, turistico ed economico dell’intero Abruzzo. D’Alfonso presenta il completamento della Fondovalle Sangro con la consueta enfasi e logorroica retorica, questa volta (parzialmente) giustificata, poiché potrebbe, e sottolineo con rammarico il potrebbe, essere l’unico risultato degno di rilievo del suo mandato e che magari raddrizzi i suoi dati negativi e ritardi circa gli impegni assunti con il Masterplan”. “Mi sarei aspetto però – spiega Febbo – anche in considerazione della sua lunga esperienza amministrava e professionale (come dirigente Anas), che la presentazione ufficiale si svolgesse all’apertura vera del cantiere, ossia alla famosa posa della prima pietra. Anche perché tutti sappiamo molto bene che ad ogni aggiudicazione seguono ricorsi amministrativi, figuriamoci per un’opera di ben 192 milioni di euro con un ribasso del 31% (il che già fa preannunciare varianti in corso d’opera ecc…. ecc…). Nel caso specifico temo che i ricorsi saranno fondati anche su basi squisitamente tecniche tutte relative e scaturenti dalle ben 147 pagine di prescrizioni VIA ( datate 5/7/2016), purtroppo come già avvenuto (e da me annunciato con due anni di anticipo) per il dragaggio del Porto di Ortona. Infatti sono ancora da capire come sono state interpretate, risolte e quantificate economicamente alcune fondamentali prescrizioni come il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, l’attuazione del monitoraggio ambientale, l’acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica, i lavori per le integrazioni idrauliche (R.D. 523/1904), l’attuazione integrale della micronizzazione sismica (art. 19 L.R. n. 28/2011), solo per citarne alcune ma che hanno sicuramente impatti economici rilevanti e di sostenibilità ambientale. Questo lo dico ricordando il mio impegno per la realizzazione di questa importante infrastruttura che mi ha visto protagonista prima in qualità di Presidente della Provincia di Chieti quando nel 2002, con la Presidenza di Giovanni Pace, quando appaltammo e cantierammo la “variante di Quadri” per 62 milioni di euro (lavori eseguiti e collaudati), e dopo in qualità di componente dell’esecutivo del Governo regionale (2008-2014) di centrodestra quando siamo riusciti a far inserire l’opera di completamento della Fondovalle nel 2010, dal Governo Berlusconi, all’interno del piano delle opere Anas 2007 – 2014 con un finanziamento cospicuo di 112 milioni di euro poi inseriti successivamente nel Decreto 133/2014. E le mie preoccupazioni sono fondate anche dal ritardo con cui è avvenuto tutto l’iter, infatti come stabilito dall’art. 3 dello stesso Decreto Legge l’opera doveva essere cantierabile per il 31 agosto 2015. Chiarito e rimarcato ciò auspico che le mie preoccupazioni (chiamiamole così) siano infondate perché come già detto quest’opera è troppo importante per l’economia del nostro Abruzzo e tutti, oltre qualunque casacca politica, aspettiamo di vedere il vero inizio, l’apertura e la chiusura del cantiere. Ora auspico che il ventriloquo Balbucci non firmi comunicati di risposta anche perché gli abruzzesi aspettano ancora le sue scuse rispetto all’annuncio che l’opera si sarebbe appaltata il 30.06.2016 (si proprio 30 giugno 2016!!!) o dell’ex sottosegretario “responsabile” del mancato dragaggio del Porto di Ortona”.