Pescara. La biblioteca provinciale ha sospeso il prestito dei libri da ben 19 mesi, ma l’amministrazione guidata da Guerino Testa non ha ancora messo in bilancio i fondi per mettere in sicurezza i locali adibiti al servizio. Ma l’agibilità dell’aula mancherebbe addirittura dal 1988.
A tutt’oggi, Pescara non ha una biblioteca pubblica che offra un servizio di prestito libri. Se la Di Giampaolo, trasferita dalla Regione da piazza Salotto, non ha ancora riaperto nella nuova sede, la D’Annunzio, di proprietà della Provincia, ha sospeso il prestito ormai da 19 mesi. L’aula dove sono custoditi i volumi è stata, infatti, dichiarata inagibile, costringendo i dirigenti all’interdizione.
E nonostante tutto questo tempo, per stessa ammissione dell’assessore provinciale alla cultura Fabrizio Rapposelli, l’ente di Palazzo dei Marmi non avrebbe provveduto ancora a mettere in bilancio l’importo dei lavori. L’assessore, convocato venerdì scorso dalla commissione Cultura del Comune, ha ammesso un’inesorabile perdita di tempo da parte della Provincia: “Rapposelli ci ha spiegato che si è venuti a conoscenza che detti locali sarebbero inagibili addirittura dal 1988”, riferisce il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli. Senza cercar ripiego a beghe del secolo scorso, Rapposelli non ha saputo comunicare l’importo del progetto che