La politica europea approvata dal Consiglio Europeo nel marzo 2007 fissa precisi obiettivi per il 2020 a livello di fonti rinnovabili (obiettivo 20% dell’energia prodotta), dell’efficienza energetica (aumento del 20%), delle emissioni di Co2 (riduzione del 20%) e dei biocombustibili (obiettivo 10% del carburante consumato).
“Faremo altri due incontri” ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Emilia De Matteo “uno nella parte alta ed un altro nella parte bassa della città. Con il Patto dei Sindaci si fondono tutte quelle politiche di risparmio energetico. L’ALESA è un’espressione di collaborazione con la Provincia di Chieti che fa da coordinatrice tra i vari comuni della provincia stessa. Oggi presentiamo lo studio iniziato nel 2005 per avviare tutti i parametri. Questo è il Piano d’azione che poi il Consiglio Comunale andrà ad approvare in via definitiva”.
Lo Stato italiano ha recepito nella legislazione nazionale le direttive europee sul rendimento energetico degli edifici, sugli usi finali dell’energia ed i servizi energetici e sull’elettricità di fonti rinnovabili. La Commissione Europea ha adottato, il 19 ottobre del 2006, un Piano d’azione per l’efficienza energetica, “Realizzare le potenzialità”, che individua tra le azioni da mettere in campo l’istituzione di un Patto dei Sindaci (Convenant of Majors) che veda la presenza volontaria dei sindaci europei impegnati per la salvaguardia dell’ambiente. La Commissione Europea ha approvato nel 2009 un programma di finanziamento rivolto direttamente ai sindaci delle amministrazioni comunali europee denominato “Patto dei Sindaci” in quanto molte delle azioni sulla domanda energetica e le fonti di energia e le fonti di energia rinnovabile necessarie per contrastare il cambiamento climatico ricadono nelle competenze dei Governi locali.
“Sono lieto di essere qui a presentare questa iniziativa” ha detto il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio “che serve a valorizzare ancora di più il percorso che abbiamo voluto inserire nell’ALESA e nel Patto dei Sindaci. Questo è stato approvato da 104 sindaci su 104 Comuni. Il progetto posto in essere dalla Provincia è stato la disseminazione sul territorio provinciale. I risultati si vedranno a breve e non potremo che essere soddisfatti. Ritengo che la strada che abbiamo iniziato a percorrere sia quella giusta e penso che grazie a questa grande sensibilità della provincia di Chieti e con il progetto ELENA, siamo tra i primi in Europa”.
La Provincia di Chieti ha avviato la propria azione presso i Comuni in qualità di struttura di supporto e di sostegno e coordinamento alle amministrazioni che hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci. Le attività tecniche previste sono realizzate dall’Agenzia Locale per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (ALESA). Il Comune di Chieti ha aderito, con deliberazione di Consiglio Comunale numero 834 del 28 novembre 2009, alla campagna europea “Energia sostenibile per l’Europa” sottoscrivendo il Patto dei Sindaci ed impegnandosi ad affrontare la redazione e l’attuazione del Piano d’azione per l’Energia Sostenibile che contiene le azioni che ciascuna autorità locale deve attuare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’UE per il 2020 riducendo le emissioni di Co2. Per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato nel Piano d’azione per l’Energia Sostenibile sono stati individuati i settori d’azione (edilizia, trasporti e mobilità urbana, produzione locale di energia elettrica, gestione dei servizi, cittadinanza e partecipazione della società civile, pianificazione urbanistica), indicando per ogni settore le azioni strategiche scelte.
“Riconosco il valore tecnico del progetto” ha detto l’assessore regionale Mauro Febbo “e penso che sia molto importante. Sento parlare molto di ambiente, ma poi concretamente si fa poco. Questo è un esempio di ciò che si fa in modo tangibile. Sono delle azioni concrete che la Provincia ed il Comune stanno intraprendendo”.
Con lo scopo di garantire una corretta attuazione del Seap, l’amministrazione comunale teatina individuerà una struttura organizzativa preposta allo sviluppo ed implementazione del Piano, le modalità di coinvolgimento ed informazione dei cittadini, le misure per l’aggiornamento e il monitoraggio del Piano. L’implementazione del Piano dovrebbe consentire, entro il 2020, una riduzione di Co2 pari al 23,62% delle emissioni rispetto al 1999 e, quindi, il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione previsto dalla sottoscrizione del Patto dei Sindaci. Gli elementi chiave della strategia sono rappresentati da un miglioramento delle prestazioni degli edifici esistenti, dal ricorso alle fonti rinnovabili, da una integrazione sostenibili di livello territoriale e da un miglioramento dell’impiantistica termica.
“Tra i progetti del Patto dei Sindaci” ha concluso l’assessore provinciale all’Ambiente, Eugenio Caporrella “c’è quello dei rifiuti e su questo Chieti ha fatto un grosso balzo in avanti con la raccolta porta a porta. Molte di queste azioni vengono fatte perché c’è la volontà. Chieti in questo momento è, e lo dovrà sempre essere, l’esempio per tutti gli altri comuni. Questo è un progetto che è un vero momento e piano di programmazione di quelle che sono le attività che vanno svolte in un intero territorio”.
Francesco Rapino