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Francavilla, cambi di destinazione e qualità del mare a Fosso San Lorenzo: botta e risposta tra Di Renzo e Di Girolamo

Francavilla al Mare. “Bocciato dalla maggioranza in Consiglio Comunale un ordine del giorno teso a salvaguardare la salute dei cittadini e la qualità del mare. Dalla maggioranza solo personalismi e mancanza di contenuti. Approvata la delibera sui cambi d’uso che trasformerà per sempre ed in peggio Francavilla”.

Così il capogruppo dei Democratici per Francavilla, Stefano Di Renzo, commenta l bocciatura dell’ordine del giorno riguardante il Fosso di San Lorenzo.

“L’altroieri e’ svolto il peggior consiglio comunale da quando mi occupo di politica – prosegue Di Renzo – alla mia interrogazione sul perché l ‘amministrazione abbia taciuto sul divieto di balneazione di Fosso San Lorenzo ho ricevuto come risposta accuse e ‘rimproveri’ per aver creato allarmismi ed aver rovinato la stagione turistica agli operatori. E la salute della gente? Dei nostri figli? Che nulla sapevano del pericolo che correvano nel fare il bagno nella zona del foro? A queste osservazione non hanno risposto, ma dico che rifarei cento volte la bagarre  che ho fatto perché ritengo che la salute dei cittadini sia una priorità assoluta! Ed ancora,  ho ritenuto di presentare un ordine del giorno per impegnare l’ amministrazione a porre in essere azioni concrete per risanare i depuratori e risolvere le criticità dei vari collettori e sistemi di pompaggio che hanno causato, con ogni probabilità, il danno a fosso San Lorenzo, ma l’ordine del giorno e’ stato bocciato solo perché presentato da me. Ovviamente nella sostanza la bocciatura e’ stata contro Francavilla ed i suoi cittadini. Infine, hanno approvato definitivamente i cambi di destinazione d’uso degli alberghi in appartamenti, diciamo addio alla Francavilla del turismo sul mare, da domani tutti gli alberghi e case vacanze potranno chiedere di trasformasi in appartamenti. Invece credo che si sarebbe dovuta attuare una politica di marketing del turismo in grado di rilanciare il settore nel medio periodo e permettere agli imprenditori di riaccendere il fuoco del turismo in quelle strutture, tra l’altro, stranamente adibite a case vacanze ma mai aperte. Per non parlare della illegittimità tecnica della delibera la quale e’ stata chiaramente bocciata dalla Provincia di Chieti durane l’iter procedimentale previsto dalla legge. Queste politiche di espansione edilizia incontrollata, senza una pianificazione di area vasta che tenga conto dello sviluppo sostenibile porta ad un incremento incontrollato dei residenti (vedi cambio uso alberghi e costruzioni sl sito ex Mencarelli) con chiari problemi di standard e di depuratori che sono sottodimensionati. Giusto cercare di risanare le casse del Comune ma cio’ va fatto attraverso atti tecnicamente legittimi e politicamente condivisi. A tutto questo si aggiunge il comportamento sconcertante del Pd che non solo ha rinnegato in un colpo scelte politiche di anni di opposizione votando la delibera sui cambi ma non produce per bocca del suo capogruppo alcun intervento politico o tecnico sulle delibere presentate salvo protocollare una richiesta per ridiscutere l’assegnazione dei posti in consiglio. Dopo averci epurato dal partito e dalla maggioranza per essere rimasti fedeli alle proprie idee e perché si e’ chiesta chiarezza sulle delibere, ora vorrebbero eliminarci anche fisicamente dai banchi del consiglio. Un atteggiamento deplorevole che dimostra la pochezza del Pd e l’inconsistenza degli altri partii di maggioranza. Mi chiedo – conclude Di Renzo – come con tutti i problemi che ci siano a Francavilla come il cambio di destinazione d’uso degli alberghi e lo stato del Fosso San Lorenzo il Pd chieda di cambiare i posti come si fa all’asilo e si incentri su questioni banali. Loro hanno bocciato una delibera importante per la città di Francavilla che riguardava il depuratore al Fosso di San lorenzo solamente perchè le aevo proposte io”.

Così replica il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale a Francavilla, Tina Di Girolamo: “La richiesta di cambiare l’assegnazione dei posti a sedere all’interno del Consiglio Comunale, successivamente all’uscita di Di Renzo dalla maggioranza, ci sembra un’azione opportuna, anzi necessaria, per permettere alle componenti politiche che appartengono ai vari schieramenti di maggioranza di poter interloquire tra di loro. E’ una questione semplice che, ancora una volta, Di Renzo strumentalizza per fare la vittima. Mancano le sue proposte e registriamo, di contro, ancora una volta, solo accuse e lamentele. La chiarezza, anche a livello di composizione del Consiglio Comunale, esiste dalla notte dei tempi. C’è un luogo distinto per la maggioranza e ce n’è uno, altrettanto distinto, per la minoranza. Le tempeste di sabbia nei bicchieri, tanto care a Di Renzo, non fanno altro che cercare di confondere i cittadini e distoglierli dal lavoro che stiamo compiendo. Appartenenza, opportunità, rispetto dei ruoli non sono mai stati il suo forte. Gli unici che possono decidere sulla nostra presenza in Consiglio Comunale sono i cittadini”.
Per quanto riguarda le accuse circa la delibera sui cambi di destinazione d’uso “non accetto lezioni da nessuno tantomeno da Di Renzo – afferma Tina Di Girolamo – io che ho sempre combattuto per la difesa degli ideali nei quali credo. Io che ho sempre sostenuto la necessità di scelte che vadano nell’interesse dei cittadini, della collettività, non posso certo condividere la demagogia di Di Renzo. E’ un senso di responsabilità – sottolinea il capogruppo del Pd – che il Partito Democratico, insieme a tutta la maggioranza che sostiene il sindaco Luciani, ha assunto per il bene della città. Abbiamo trovato una situazione economica disastrosa che ha imposto determinate scelte. Scelte volte solo ed esclusivamente al bene di Francavilla. Per questo, ringrazio l’Italia de Valori e la lista Futura per aver appoggiato, insieme al Pd, determinate valutazioni. Quando si fa parte di una maggioranza si decide insieme, dopo aver affrontato ciascuna materia di concerto con tutti i componenti la maggioranza. Se così non fosse, se si lasciassero passare scelte dei singoli, di battitori liberi, non sarebbe più democrazia ma anarchia. Governare – conclude Tina Di Girolamo – vuol dire seguire insieme un percorso: non possiamo permettere che il cambiamento verso il quale Francavilla sta andando venga messo a repentaglio per personalismi e protagonismi”.