Chieti. L’assessore regionale Marinella Sclocco, Articolo Uno MDP – Abruzzo, insieme al coordinamento Articolo Uno MDP – Chieti, esprime piena solidarietà ai lavoratori della HONEYWELL, lo stabilimento di Atessa che produce turbine per motori diesel e che sarebbe a rischio di chiusura e di delocalizzazione. Una delegazione provinciale di Articolo Uno questa mattina ha presenziato, insieme ai lavoratori, l’assemblea sindacale organizzata davanti ai cancelli della fabbrica.
“Articolo Uno MDP – fa sapere l’assessore Sclocco – si mette a disposizione per muovere qualsiasi azione politica sarà necessaria a salvaguardare i posti di lavoro sia diretti sia nell’indotto. Questa mattina – ha spiegato l’assessore – non ho potuto presenziare l’assemblea personalmente per impegni istituzionali pregressi, ma già nei giorni scorsi ho avuto modo di confrontarmi con i sindacati. Oggi – ha continuato la Sclocco – sono rimasta in stretto contatto con la delegazione Articolo Uno provinciale presente all’assemblea e come assessore, come cittadina e come esponente di Articolo Uno MDP farò tutto ciò che è in mio potere per sollevare la questione a livello nazionale e scongiurare delocalizzazione e chiusura della Honeywell. Il lavoro – ha concluso la Sclocco – è la base di un tessuto sociale forte e non smetterò mai di essere accanto alle persone e agli abruzzesi per difendere questo diritto”.
“La chiusura di questa fabbrica causerebbe un gravissimo danno per i paesi limitrofi e per tutta la Val di Sangro – ha fatto sapere inoltre il coordinamento provinciale Articolo Uno MDP di Chieti – la Honeywell costituisce un’eccellenza nel proprio settore e attualmente non ha problemi di riduzione di commesse, quindi non si evidenzia un motivo fondato per la delocalizzazione. Questa condizione – hanno continuato i referenti del coordinamento provinciale – è già stata sottoposta al MISE in un incontro tra l’azienda e i sindacati che si è concluso con un nulla di fatto. Secondo i sindacati – concludono dal coordinamento provinciale di Articolo Uno – l’azienda non ha proposto nessun piano industriale e perciò Articolo Uno MDP sosterrà insieme alle istituzioni, sia nazionali che regionali, qualsiasi iniziativa i lavoratori vorranno intraprendere per difendere i 420 posti di lavoro a rischio”.