Francavilla la Mare. In questi giorni c’è stato un botta e risposta su Facebook tra il consigliere dii opposizione, Daniele D’Amario, ed il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, sulla gestione del Cimitero del centro adriatico.
Questo è quanto ha postato D’Amario: “Ancora una volta al cimitero di Francavilla succedono cose strane. Infatti dopo il raddoppio delle tariffe di sepoltura, l’aumento spropositato dei costi dei loculi, i servizi tutt’altro che migliorati, l’attuale ditta gestore del nostro cimitero (De Francesco Costruzioni sas) se ne è inventata un’altra. Ha inviato a molti nostri concittadini una lettera nel totale silenzio dell’amministrazione comunale in cui intima ai concessionari dei loculi cimiteriali a pagare di nuovo il canone concessorio cioè a ripagare di nuovo il loculo cimiteriale. Tutto questo perché secondo la DE FRANCESCO COSTRUZIONI sas con sede a Castelpetroso (IS) i nostri concittadini in possesso di un loculo in concessione per la durata di novantanove anni lo dovrebbero ripagare dopo trenta perché a loro parere la scadenza della concessione è a trent’anni. E’ di tutta evidenza che i nostri concittadini concessionari dei loculi sono in possesso di un regolare contratto di concessione a novantanove anni con il Comune di Francavilla al mare. Ho sollevato più di una volta in commissione consiliare e in consiglio comunale il problema ma evidentemente al Sindaco Giunta e Consiglieri comunali non interessa. Saremmo felici di sapere quale è la posizione ufficiale dell’amministrazione comunale rispetto all’invio di queste lettere, (in considerazione del fatto che i contratti in oggetto sono stati stipulati dal comune stesso) in cui si intima di pagare entro cinque giorni o estumulare la salma. Ci piacerebbe sapere qual è la posizione rispetto ai loculi provvisori che la ditta gestore sta vendendo ai nostri concittadini (che definirli indecorosi è veramente poco) . Mi sembra di capire che all’ amministrazione interessi di più la pubblicazione di un nuovo project financing sempre della De Francesco Costruzioni sas che prevede nel nostro cimitero comunale la costruzione di un forno crematorio, ma questa è un’altra storia”.
Così replica il sindaco Luciani: “Leggo un post con il quale il Consigliere D’Amario si lamenta di alcune lettere inviate un paio di mesi fa dalla ditta concessionaria a cittadini che hanno pagato concessioni per loculi della durata di 30 anni ricevendo invece in cambio concessioni sulle quali è riportata la durata di 99 anni. Ci stiamo occupando della questione ma è singolare notare come D’Amario non si preoccupi dell’enorme danno che ciò potrebbe comportare per la collettività (circa 600 mila euro da una prima stima) nè di come risolvere il problema della conseguente carenza di loculi per il futuro se si aderisse alla tesi della validità delle concessioni e men che meno del fatto che anche le amministrazioni delle quali lui ha fatto parte hanno creato questa situazione. No, il Consigliere chiede cosa farà la mia amministrazione nei confronti dei cittadini ignari che si sono visti attribuire 69 anni di concessione gratis. Bene, io partirei dicendogli cosa NON succede più all’interno del Cimitero. Non ci sono più muratori che si fanno pagare in nero 100, 200 o 400 euro a seconda delle conoscenze e delle simpatie. E se seguire le regole comporta essere trattati tutti allo stesso modo seppur con qualche costo in più ritengo che sia giusto. Non si accumulano detriti scaricando macerie dietro la collina. Non si rilasciano concessioni per un tempo più lungo del consentito. Non si provvede all’assegnazione degli spazi alla rinfusa e si crea, invece, un catasto cimiteriale in modo che anche la collocazione dei nostri cari sia certa e definita. I registri non vengono buttati a terra in una stanza nè sommersi da deiezioni dei piccioni. Non si permette l’occupazione della casa del custode alla prima persona che passa, seppur bisognosa. Cosa sta facendo e cosa farà questa amministrazione? Farà le cose giuste e le farà a tempo debito, solo dopo aver studiato con attenzione il problema del quale si lamenta il Consigliere. Certo seguirà la legge e risolverà. Già, ormai siamo abituati a risolvere i problemi che il Consigliere D’Amario insieme ai suoi compagni di viaggio ci ha lasciato. Quello che D’Amario non dice è che quei cittadini che hanno avuto quella concessione a 99 anni invece che a 30 hanno avuto un ingiusto vantaggio e sapete chi pagherà questo? La collettività intera, ossia noi!! Farsi portatore di quel singolo interesse, avendo fatto parte di Amministrazioni composte anche da chi quell’errore lo ha commesso fa nascere perplessità. A volte si perde l’occasione per tacere”.