Spoltore. Tagli e riordino delle spese correnti da un lato e rivisitazione delle entrate dall’altro, oltre che una capillare lotta agli sprechi e all’evasione fiscale. È questo il metodo con cui è stato redatto il Bilancio di previsione 2012 di Spoltore, approvato ieri nel corso di un Consiglio comunale particolarmente animato. La minoranza si è astenuta.
Ad accendere il dibattito, fin dall’inizio della seduta, i consiglieri di opposizione che hanno posto la questione del metodo al centro delle ultime decisioni prese dalla maggioranza. In particolare quella relativa allo scioglimento dell’Ente Spoltore Ensemble che, secondo la minoranza, è avvenuto “senza un reale confronto con l’opposizione in Consiglio comunale”. Il sindaco Luciano Di Lorito ha ribadito, ancora una volta, che la liquidazione era un atto dovuto e l’amministrazione non poteva fare diversamente di fronte alle evidenti criticità dell’Ente. “Ciò nonostante la manifestazione, che quest’anno compie 30 anni, si farà – ha aggiunto il primo cittadino – e sarà ricca di eventi di alto profilo”.
“Per predisporre il bilancio di previsione 2012 abbiamo dovuto fare i conti con la sfavorevole situazione congiunturale del Comune di Spoltore – ha spiegato l’assessore al Bilancio Enio Rosini,nella sua relazione introduttiva – oltre che con le modifiche recentemente apportate dal governo centrale”. Prima tra tutte l’introduzione dell’Imu, che il Comune di Spoltore ha deciso di lasciareal minimo, e il patto di stabilità. Nel dettaglio, nel bilancio è prevista l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille, del 7,6 per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa e per le proprietà immobiliari di proprietà Ater adibite ad abitazioni principali, del 7,60 per mille per le unità immobiliari ad uso abitativo, concesse in uso gratuito a parenti fino al secondo grado ed è stata confermata l’aliquota base dello 0,4 per mille per le abitazioni principali. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, invece, è stato introdotto il sistema di aliquote differenziate in base alle fasce di reddito, a partire dallo 0,45 per cento per lo scaglione più basso. Un graduale aumento è stato predisposto per le fasce più alte: dallo 0,60 per cento fino allo 0,80 per cento per i redditi più alti. La soglia di esenzione è rivolta ai titolari di un reddito inferiore a 10 mila euro. “Una novità rispetto ad altri comuni che non hanno introdotto alcuna differenzazione” ha sottolineato la consigliera Francesca Sborgia, presidente della Commissione Bilancio. Diverso il parere del consigliere dell’opposizione Edoardo Diligenti, che ha ribadito la “necessità di una maggiore differenzazione per le fasce più deboli”. Sulla stessa linea il capogruppo del Pdl Marina Febo, che ha proposto un emendamento sull’Imu, ossia la possibilità di prevedere ulteriori sgravi rispetto al minimo stabilito per le giovani coppie. La maggioranza ha votato contro, con la promessa di inserire delle modifiche in sede di variazione di bilancio. 11 in tutto gli emendamenti presentati dall’opposizione, di cui 4 considerati inammissibili dal Collegio dei revisori del Comune e 4 sfavorevoli. “Non era nostra intenzione discutere di bilancio preventivo ad agosto, quando parte dell’anno è già decorso – ha concluso Di Lorito -. Ad ogni modo, nonostante un disavanzo di bilancio di 2.500,000, 00 euro e il poco tempo trascorso dal nostro insediamento, abbiamo predisposto un bilancio reale, basato sull’effettivo stato di salute dell’Ente. I frutti della nostra scelta di razionalizzare la spesa pubblica e di tagliare il superfluo saranno quanto mai evidenti in sede di approvazione del Bilancio 2013”.