Pescara. Nel calderone delle critiche al progetto di riqualificazione dell’area di risulta finiscono anche le osservazioni dell’associazione Pescara Mi Piace: “Serve la variante al Prg”.
“E’ evidente che il futuro urbanistico di una superficie tanto rilevante come quella delle aree di risulta non si può decidere nel segreto di quattro stanze, ma va condiviso con la città, garantendo trasparenza e partecipazione, una esigenza ignorata come sempre dal sindaco Alessandrini e dalla sua maggioranza, violando anche la norma”, è l’associazione ‘Pescara – Mi piace’, insiele a Fratelli d’Italia, tra i tanti che hanno presentato al Comitato VIA della Regione Abruzzo le proprie Osservazioni contro lo Studio firmato dal sindaco Alessandrini, a contestare “lo studio,non è neanche un progetto, non è conforme al Piano regolatore, dunque non può neanche essere esaminato”.
“Il sindaco Alessandrini deve prima portare in aula la Variante al Piano regolatore per decidere di costruire due palazzi di 25 metri l’uno su quella superficie, variante che comunque dovrà essere sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica”, affermano Berardino Fiorilli e armando Foschi, “tradotto: l’iter per le aree di risulta deve ripartire da zero, dopo che il sindaco ha sperperato 100mila euro di soldi pubblici per uno studio inutile”.