Teramo, licenziamenti Hatria: “Schiaffo da parte dell’azienda”

“La vertenza dell’Hatria di Sant’Atto che ha annunciato 55 licenziamenti a poco meno di un mese dallo scadere della cassa integrazione necessita della massima attenzione e del pieno coinvolgimento della città di Teramo e dell’intero territorio provinciale già fortemente provato dalle difficoltà economiche e dalle conseguenze sociali dei terribili giorni del sisma e  del maltempo di inizio anno”. A dirlo in una nota congiunta sono Sinistra Italiana, Rifondazione comunista Centro politico Sandro Santacroce, Partito comunista italiano, Articolo 1 Mdp, Prospettiva comune, Teramo nostra  e Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza.

“Aggiungere alle già numerose criticità (dall’emergenza abitativa al problema della sicurezza nelle scuole) un piano di esuberi così ingente per una delle ultime grandi realtà produttive rimaste rappresenta un vero e proprio schiaffo da parte dell’azienda, che peraltro ha registrato un recente aumento del 14% di fatturato e che solo pochi mesi fa ha stretto un accordo con una importante multinazionale tedesca campione europea nella vendita di rubinetteria”.

E proseguono: “Mercoledì 6 settembre in concomitanza del nuovo incontro che si terrà con l’azienda  (che ad oggi rifiuta sia il contratto di solidarietà che il prolungamento degli ammortizzatori sociali) terremo dalle 9 alle 13 a Piazza Martiri delle libertà un gazebo informativo ed un volantinaggio per sostenere le ragioni degli operai aperto all’adesione di tutte le soggettività che intendono sposare la causa. Questa vicenda non riguarda solo chi lavora all’Hatria ma deve interessare tutta la cittadinanza perché è dall’unità e dalla solidarietà che si ottengono diritti, lavoro e sicurezza sociale”.

 

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