Tortoreto, riapertura delle scuole: tutte le perplessità del M5S

Tutte le perplessità di come è stata organizzata la logistica nelle scuole cittadine. A prendere posizione sulla tematica è il Movimento 5 Stelle, rappresentato in consiglio comunale da Riccardo Straccialini, che anticipa il contenuto di un’interpellanza che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio comunale (giovedì 7 settembre alle ore 18).

 

Diversi gli aspetti evidenziati dai pentastellati, dal sovraffollamento delle scuole del Lido alla volontà dell’amministrazione comunale di collocare, a partire dal mese di ottobre, gli alunni della scuola paritaria San Giuseppe nel plesso di via XX Settembre al paese.

 

” La scuola del Paese”, si legge nella nota, ” è l’unico plesso pienamente a norma, ma si è preferito lasciare il sovraffollamento nella scuola media del Lido, che al contrario necessita di adeguamenti che arriveranno soltanto tra qualche anno.

L’amministrazione giustifica questa scelta con il fatto che sarebbe stato promesso in campagna elettorale. Ma a chi? Visto che non c’è traccia in alcun documento scritto, volantino o nelle linee programmatiche passate in consiglio qualche settimana fa, che sarebbe stato richiesto dal comitato genitori (mentre si è trattata della richiesta di alcuni genitori) e dai docenti (in realtà da non più di un paio di docenti)”.

Altro elemento di critica ruota attorno alla decisione dell’Ente di destinare parte del ristrutturato edificio scolastico del Paese alla scuola paritaria San Giuseppe, dirottata a Terrabianca per l’inagibilità del palazzo ex Eca.

 

“Dopo aver speso circa 70.000 euro per sistemare la scuola a Terrabianca”, prosegue la nota, ” ed un investimento di 650.000 euro per il Paese, nei prossimi giorni verranno trasferiti i piccoli sanitari dal Salino per adattare i bagni del Paese.

Lasciare le classi delle secondarie tutte al Lido, ha creato quindi spazi a cascata per accontentare le desiderate di alcuni a discapito dell’interesse comune.

Crediamo che l’utilizzo della scuola del Paese da parte di una scuola privata non soltanto non sia legittimo, visto il vincolo di destinazione previsto dal finanziamento regionale, ma soprattutto non sia opportuno, per le difficoltà organizzative e di gestione nel far convivere una materna privata con una primaria pubblica.

Lasciare tutte le secondarie al Lido crediamo non giovi alla didattica, ma soprattutto costringe in modo inaccettabile i nostri ragazzi a non poter usufruire di spazi adeguati, per di più, in una struttura che necessita adeguamenti e miglioramenti”.

 

 

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