Vicenda che aveva prodotto, nei giorni scorsi, una presa di posizione da parte di Marco Clementoni, referente locale di Noi con Salvini.
” Clementoni”; scrive Vagnoni in una nota, “dovrebbe ben sapere come le politiche legate alla gestione dei flussi migratori siano decise dal Governo centrale a Roma, con le varie Prefetture che poi smistano i richiedenti asilo sul territorio provinciale a seconda delle disponibilità fatte registrare nei vari comuni, senza che nessun sindaco, quindi nemmeno quello di Martinsicuro, possa porre alcun tipo di veto o impedire ad alcuna struttura ricettiva sul proprio territorio la partecipazione ai bandi ministeriali per l’accoglienza.
Naturalmente ciò non esime il sottoscritto dall’adottare tutte le necessarie cautele affinché determinate decisione imposte dal Governo centrale non vadano ad incidere negativamente sulla nostra città”.
Il sindaco, come già raccontato nei giorni scorsi, aveva preso contatti con la cooperativa che gestisce l’ospitalità dei migranti e con la prefettura, con il chiaro obiettivo (nel secondo caso) di limitare altri arrivi, sempre nel rispetto delle regole in materia.
“Purtroppo, non avendo al momento il nostro comune stipulato convenzioni Sprar, non siamo nelle condizioni di poter gestire autonomamente tale fenomeno né dal punto di vista numerico né logistico”, prosegue il sindaco.
“Nelle prossime settimane valuteremo, insieme anche alle altre forze consiliari, modalità e termini per affrontare un fenomeno di portata nazionale che rischia di compromettere, giorno dopo giorno, se non adeguatamente gestito, la serenità e la sicurezza dei nostri territori. Nel frattempo, tramite il nostro servizio sociale, stiamo verificando la possibilità di avviare un progetto che veda i migranti impiegati in servizi di pubblica utilità.
Ciò detto, ritenendo di aver trattato la vicenda con l’adeguata trasparenza e soprattutto nell’interesse dei miei concittadini, ribadisco l’impegno dell’amministrazione a monitorare l’evoluzione della vicenda, senza lasciarci in alcun modo condizionare da chi pensa di farsi pubblicità su certe tematiche che invece andrebbero affrontate con serietà, attenzione e senza strumentalizzazioni di sorta”.