A caratterizzare il bilancio è stato, infatti, un forte “dimagrimento” della spesa della struttura comunale, elemento necessario per riuscire a non gravare sulle entrate e, dunque, sulla tassazione dei tollesi.
“Per questo motivo – spiega Radica – abbiamo deciso di tagliare ben il 40% delle indennità degli amministratori, oltre a ridurre tutte le spese che in qualche modo potevano essere ritoccate”.
Il riferimento è a voci come lo staff del sindaco, la cui eliminazione ha permesso un risparmio di circa 23mila euro da destinare alla manutenzione e alla pulizia delle strade.
“Ma non è tutto – continua il sindaco di Tollo –. Abbiamo anche scelto di azzerare le spese di rappresentanza, mentre abbiamo ridotto le spese legali, quelle relative al funzionamento degli uffici, quelle del personale e gli interessi passivi per l’accesso al credito”.
Non si tratta, come precisato dallo stesso primo cittadino, di tagli lineari quanto piuttosto di “tagli ragionati”, “nella convinzione – sottolinea Radica – che tutto ciò che poteva essere ridotto è stato diminuito. Un’operazione che potremmo quasi definire un miracolo in un periodo di forte recessione economica com’è quello che stiamo vivendo. Siamo infatti riusciti a rilanciare l’attività amministrativa riorganizzandola, rendendola più efficiente, motivando i lavoratori e puntando su due settori che, a nostro avviso, andavano potenziati: gli eventi e la manutenzione”.
E le tasse? “La tassa sui rifiuti – prosegue il sindaco – è rimasta invariata, dopo essere cresciuta del 110% negli ultimi cinque anni, così come l’addizionale Irpef, la tassa sulla pubblicità e sull’occupazione del suolo pubblico. Un capitolo a parte merita purtroppo l’Imu”.
In questa prima fase, infatti, l’amministrazione comunale non poteva fare nulla, perché i cittadini dovranno versare il 50% di quanto previsto dalle tariffe base fissate dal Governo. “Entro settembre però – assicura Radica – approveremo un Regolamento che conterrà agevolazioni per i più deboli e una riduzione per i terreni agricoli”.