“Perché buttare nello stesso calderone politicante”, scrive infatti il coordinatore della federazione teramana, “gli oltre 4000 sfollati di Teramo città e i migranti ? E’ forse responsabilità di chi è in fuga da guerre e fame se nella nostra provincia martoriata da sisma e maltempo vige ormai da anni un vuoto istituzionale gigantesco fatto di ritardi, errori e promesse ? Come è possibile inoltre fare di tutta un’erba un fascio per quanto riguarda le cooperative e chi gestirà direttamente il sistema di prima accoglienza ed assistenza? Tutti speculatori?”.
Un appello alle istituzioni, alle forze politiche e alle organizzazioni sociali è , dunque, quello lanciato da Sinistra Italiana che vuole rispondere con forza a queste “rivendicazioni inaccettabili che intendono denunciare un conflitto inesistente tra i cittadini ingiustamente abbandonati dopo le gravi emergenze ed i migranti”.
“Con la logica delle priorità tra gli ultimi e i penultimi”, conclude la nota, “si costruisce una società insicura e priva delle nozioni basilari di solidarietà, accoglienza ed uguaglianza, la provincia di Teramo non può assumerla come criterio per affrontare le gravi questioni sociali. E’ giunto il tempo di indirizzare protesta ed indignazione verso i piani alti”.