L’Aquila. “Questa legge è una cambiale elettorale di Cialente, la cui discussione non può passare per la tenda di piazza Duomo o tenersi negli incontri tra la triade Lolli, Cialente e Pezzopane, alla faccia della partecipazione”. A dichiararlo è Giorgio De Matteis, capogruppo di “L’Aquila Città Aperta”, parlando del maxi emendamento “Abruzzo” al decreto sul terremoto dell’Emilia Romagna, annunciando di aver chiesto a Carlo Benedetti, in qualità di presidente del Consiglio Comunale, la convocazione di un consiglio comunale straordinario ed urgente per discutere appunto i contenuti del maxi-emendamento.
“Ieri” ha aggiunto De Matteis “si è riunito un comitato ristretto: chi ha delegato queste persone a decidere sulla ricostruzione della città? La ‘triade’ Cialente-Lolli-Pezzopane pensa di fare tutto da sola. E’ finita l’epoca nella quale Cialente, prendendo in giro la città, ha fatto tutto ciò che voleva”.
Per De Matteis dietro la bozza si “cela un tentativo maldestro di fare un piano regolatore mascherato. Nell’articolo 5 si parla di aree bianche e di premialità urbanistica. E’ assurdo che in una legge dello Stato, che deve dare linee di indirizzo generali, si parli di cose così specifiche. Questo è il far west legislativo. Domani incontrerò a Roma il ministro Fabrizio Barca. Chiederò chiarimenti in merito a chi abbia scritto questo provvedimento e sarò fermo nel dire che non si prenderà una decisione definitiva sulla legge se questa non verrà prima discussa in Consiglio. Se fossi Chiodi mi dimetterei subito. In questo modo cadrebbero anche gli ultimi alibi di Cialente. Questa legge riguarda tutti, non può essere appannaggio di un unico partito, il Pd”.