Chieti. “Chiederemo che le risorse relative ad alcune tasse che i Comuni versano alla Provincia vengano trasferite direttamente ai Municipi per le spese di funzionamento delle scuole superiori e le manutenzioni stradali”.
È quanto chiede il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che questa mattina, con altri primi cittadini, ha partecipato alla protesta dei sindaci di centrodestra della provincia teatina, a seguito delle dichiarazioni del Presidente Mario Pupillo che, tramite una nota, ha annunciato ai 104 sindaci del territorio e ai dirigenti degli istituti superiori di secondo grado che la Provincia di Chieti, a causa delle scarse risorse a disposizione, non sarà in grado di provvedere alle spese per le utenze degli istituti secondari superiori, già a partire dalla ripresa del nuovo anno scolastico, né alla manutenzione delle strade malmesse.
Un annuncio, quello del Presidente, assente, per altro, alla protesa, a preoccupare non poco i primi cittadini, alle prese, da anni, con viabilità non sicura, mancanza di sfalci delle erbe che pregiudicano la percorribilità delle strade, scuole secondarie con problemi di messa a norma e richieste sempre più pressanti dei cittadini.
“I motivi di questa protesta sono diversi – ha spiegato il consigliere provinciale di Forza Italia, Emiliano Vitale – innanzitutto per la viabilità con le strade provinciali che sono in dissesto e che precludono un traffico normale fra i vari paesi ed i centri abitati; poi le Scuole che vertono in una situazione abbastanza seria per quanto riguarda la sicurezza; considerando la stagione invernale passata abbiamo le prerogative per cui dobbiamo avere una maggiore attenzione a livello di sicurezza su queste strutture; ancora una volta il riordino delle Province e non abolizione in via costituzionale come avrebbero dovuto fare il Governo ed il Pd partendo da Monti, si sta rivelando un vero e proprio aborto politico perché comporta la dequalificazione delle competenze da parte della Provincia, non si hanno più fondi ed economicità per poterlo fare. È anche vero che con la famosa coperta corta la Provincia riesce a coprire solo una parte di tutto questo, i sindaci sono disperati, i cittadini sono preoccupati, ma soprattutto dobbiamo pensare ad una zona industriale come la Val di Sangro. Per quanto riguarda il quadro delle Scuole provinciali di Chieti, l’esempio più tangibile è costituito proprio dalle Scuole che abbiamo a Chieti: il G. B. Vico con le aule chiuse, l’Industriale che ha dei problemi strutturali anche dopo il terremoto de L’Aquila del 2009 che necessita di interventi immediati. Abbiamo dei problemi abbastanza seri che devono essere affrontati sia a livello amministrativo economico, ma soprattutto a livello politico perché questo Governo, perdendo il Reerendum, pensava di poter abolire definitivamente quelle che erano le Province, ma così purtroppo non è stato e si deve prendere una decisione a monte. Io da consigliere provinciale posso dire di aver votato molti provvedimenti a riguardo dell’amministrazione Pupillo per senso di responsabilità, ma ho chiesto soprattutto che con quelle poche risorse che si hanno e molte emergenze con le strade provinciali bloccate questa Provincia e questa amministrazione devono stilare un ordine di priorità di interventi per poter dire al sindaco di questo o di quel paese se e quando si interverà. Ho già minacciato qualche azione a livello amministrativo provinciale dicendo che se non avessero stilato questo elenco avremmo sicuramente presentato una risoluzione. A questo punto credo che i sindaci debbano prendere in mano la situazione e anche rivolgersi se non direttamente alla Regione, al Ministero consegnando le fasce tricolori qualora Pupillo, già invitato da me, non lo voglia fare”.
Francesco Rapino