Individuare le responsabilità di quanto sta accadendo per i lavori su Corso San Giorgio e denunciare i protagonisti di questa triste vicenda. Ad esprimere il proprio disappunto su quanto sta accadendo nella via principale di Teramo è il coordinatore provinciale teramano di Articolo 1 Mdp, Stefano Alessiani, che imputa la responsabilità di questo “scandalo” all’operato del centrodestra “del ‘sindaco Gatti’ e dei suoi solidali”.
“Incredibile”, scrive in una nota il coordinatore, “pensare che i lavori sul Corso possano bloccarsi perché è finito il materiale o perché sono necessarie varianti a causa di incapacità programmatoria o progettuale, così come è inconcepibile che non vi fosse un cronoprogramma dei lavori discusso con i commercianti e i residenti che stabilisse tempi certi”.
Per Alessiani, inoltre, mentre la città muore e “gli avvoltoi mangiano gli ultimi bocconi, basti pensare appunto ai lavori del Corso quale cartina tornasole dell’amministrazione Gatti-Tancredi alias Maurizio Brucchi”, non ci sarebbe la benché minima idea di come ricostruire la città.
Il tema degli sfollati, le tutela delle fasce più deboli, la disoccupazione non sarebbero affatto presenti nell’agenda degli amministratori, così come non ci sarebbe un progetto di rinascita di una città “che avrebbe un bisogno disperato di reinventarsi, ammodernarsi, ritrovando la forza centripeta del ruolo di Capoluogo, non più come mero centro di servizi territoriali ma come cuore economico dinamico e pulsante”.
Per Alessiani, dunque, “Brucchi, Gatti, Tancredi e tutti coloro che hanno retto il sistema Teramo negli ultimi 12 anni se ne devono andare a casa, il più lontano possibile dai centri decisionali di questa città”.