Caso Morosini, domani l’udienza sul ricorso presentato dal vigile

morosiniPescara. Si discuterà domani, martedì 19 giugno, dinanzi al Giudice del Lavoro l’udienza sul ricorso presentato dal maggiore della Polizia municipale sottoposto al provvedimento disciplinare di sospensione dal lavoro in seguito al procedimento disciplinare aperto in seguito all’episodio dell’auto di servizio parcheggiata all’interno dello Stadio ‘Adriatico-Cornacchia’ nel giorno della morte drammatica in campo del giovane calciatore del Livorno Piermario Morosini.

L’Ufficiale ovviamente ha impugnato il provvedimento, chiedendo, sulla base dell’articolo 700, un pronunciamento d’urgenza sulla sospensiva, per poi procedere successivamente con il merito. Anche l’amministrazione comunale si è costituita contro tale ricorso in attesa del pronunciamento del Tribunale.

“La vicenda purtroppo riguarda una ferita aperta per la città e per l’intero Corpo della Polizia municipale – ha dichiarato in proposito il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia –, un Corpo professionalmente preparato, con livelli di eccellenza in ogni settore di attività, e che a Pescara rappresenta una delle ‘punte di diamante’ dell’amministrazione comunale. Purtroppo il 14 aprile scorso si è verificato un fatto drammatico, una tragedia che tutti abbiamo vissuto in prima persona, come se il giovane Morosini, morto sul campo dello Stadio, fosse un nostro figlio o fratello, e drammaticamente quell’episodio si è tragicamente intrecciato con la nostra Polizia municipale, a causa di un’auto di servizio parcheggiata dinanzi all’ingresso della curva Maratona, la stessa abilitata a garantire l’accesso in campo dei mezzi di soccorso. Il resto è storia nota: l’Ufficiodella Commissione disciplinare del Comune ha aperto un procedimento, ha istruito un dibattimento con un contraddittorio con l’ufficiale e con i suoi legali e quindi ha adottato il provvedimento tecnico, e certamente non politico, che ha ritenuto opportuno, ossia ha inflitto al maggiore la sospensione dal lavoro per la durata di sei mesi. Un provvedimento al quale hanno fatto seguito polemiche che però, ancora oggi, chiedo di non alimentare per rispetto al dramma umano che ha vissuto la famiglia del calciatore, ma anche per rispetto del maggiore della Polizia municipale e della sua famiglia, un ufficiale tra i migliori in servizio, che ha indossato sempre con grande dignità e abnegazione la divisa, e che dunque non può e non dev’essere giudicato per un singolo episodio, così come ho difeso sin dal primo giorno tutti gli agenti della Polizia municipale, che pure hanno condiviso il dramma del loro collega. Ovviamente – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – i legali dell’ufficiale hanno presentato un ricorso d’urgenza dinanzi al Giudice del Lavoro contro il provvedimento ritenendolo, evidentemente, inadeguato, e hanno chiesto un pronunciamento immediato sulla base dell’articolo 700 per chiedere la sospensione dell’efficacia del ricorso sostenendo l’esistenza di un pregiudizio grave e irreparabile per il maggiore. Solo in un secondo momento si entrerà nel merito. Ovviamente il Comune si è già costituito con il proprio ufficio legale, rappresentato, nel caso specifico dall’avvocato Lorena Petaccia, contro il ricorso e domani, martedì 19 giugno, dinanzi al Giudice del Lavoro, sosterremo le nostre ragioni e la bontà del provvedimento tecnico adottato e applicato dalla Commissione disciplinare, per poi rimetterci alle disposizioni dello stesso Giudice del Lavoro”.

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