Pescara, bici sequestrate sulla riviera: come si riconoscono i proprietari?

Pescara. Un ordine del giorno urgente per chiedere l’immediato annullamento in autotutela di tutti i sequestri di bici, con relative sanzioni, avvenuti nei giorni scorsi sulla riviera di Pescara.

A presentarlo, venerdì 14 luglio in Consiglio comunale, sarà il gruppo di Forza Italia, “con una chiara nota di biasimo”, commenta il vice capogruppo Vincenzo D’Incecco, “nei confronti del ‘novello Robin Hood’ al contrario di Pescara, ovvero il sindaco Marco Alessandrini, forte con i deboli e debole con i forti, l’uomo che ha dimostrato rigore intransigente nel far rimuovere e sequestrare le bici dei poveri pescaresi che hanno avuto la pessima idea di raggiungere le nostre spiagge sulle due ruote, parcheggiandole, purtroppo, sulle aiuole del lungomare, a fronte di una carenza evidente di rastrelliere“.

“Peccato”, incalza D’Incecco, “si tratti dello stesso sindaco che, sulla stessa riviera, gira la faccia dall’altra parte e finge di non vedere la distesa di bancarelle abusive degli extracomunitari proprio sul marciapiede, davanti alle bici sequestrate”.

“Peraltro oggi ci poniamo un altro interrogativo”, prosegue il forzista, “ovvero come faranno gli agenti della Municipale a restituire ai legittimi proprietari le biciclette sequestrate, ovvero chi certificherà che un soggetto sia effettivamente il proprietario di uno specifico mezzo sequestrato, non disponendo né di una targa né di un qualunque documento che ne attesti al 100 per cento il possesso?”.

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