Il movimento rappresentato da Fabrizio Retko incorona Mastromauro come “il peggior Sindaco di ogni tempo, a detta dei giuliesi, giudizio che imperversa anche tra gli elettori dello stesso Mastromauro. Gli assessori andati progressivamente via dopo breve tempo per disamore o per tutelare la propria integrità giudiziaria:L’ultima allontanata con poter d’imperio, nella precedente giunta e durante lo svolgimento di un Consiglio comunale, fu Margherita Trifoni, onore al suo merito, per aver obiettato sulle scellerate scelte di politica del territorio”.
E sulla maggioranza e le sorti del Partito Democratico: “Filipponi correrà da solo, solo così com’è rimasto, solo con il suo simbolo di San Giuseppe. Vasanella (Federica) ha provato vanamente a proporsi leader del PD, cercando di imporre Ranalli (Nadia) ad assessore, non riuscendoci. Ha dimostrato, comunque, (e ce ne dispiace) di essere attaccata alla poltrona provinciale. Buona fortuna. Ruffini (i due, Fabio e Fabrice) sono in Giunta, con il preciso compito di controllare Mastromauro e controllarsi a vicenda. Degli altri (Cartone, Cameli e Canzanere) nulla da dire, non avendo ricevuto cenno delle loro gesta. A pensar male? Il PD con un suo candidato, Articolo 1 con un suo candidato. Il centrosinistra ridotto a brandelli”.
Se Atene piange Sparta non ride: questo è il pensiero di Linea Retta sul centrodestra nostrano: “Rota pronto alla carica di Sindaco. Vasanella (Paolo), a detta di alcuni, indicato, ingiustamente, quale ammiratore di Mastromauro e D’Alfonso) pronto alla carica di Sindaco. Non Costantini, rassicurato da Gatti (quello che vorrebbe emulare S.E. Remo Gaspari, avendo parecchi voti ma non altrettanta capacità) di piazzarlo candidato alle prossime elezioni regionali”.
Per le future elezioni e alleanze nel centrodestra Linea Retta ribadisce quanto detto all’incontro al Circolo Nautico: “i politici, presunti notabili, teramani dovranno essere distanti da Giulianova; abbiamo, da soli, la forza di eleggere un Sindaco, un consigliere provinciale (tra poco) ed un consigliere regionale. Senza i teramani. Alla prossima elezione comunale non dovranno comparire simboli di partito, solo ed esclusivamente espressioni civiche, soprattutto volti nuovi”.
Un pensiero chiaro e deciso, quello di Linea Retta che rischia però di spaccare, o meglio depotenziare con l’alleanza civica, il centrodestra giuliese.