Chieti. La gestione dei rifiuti solidi urbani nello scenario abruzzese. Di questo si è parlato questa mattina nell’incontro convocato dai vertici della Deco spa, che hanno voluto affrontare anche la questione delle tariffe per il trattamento, il recupero e lo smaltimento neli impianti dell’azienda e della destinazione finale del combustibile solido secondario prodotto nell’impianto di Casoni.
“Negli ultimi giorni” ha detto l’amministratore delegato Paolo Tracanna “abbiamo sentito delle informazioni distorte sull’argomento. Noi cerchiamo di intervenire in modo concreto e trasparente. Si era parlato di un accordo con una società di Pescara e di un importo di circa 4 milioni di euro: anche questa informazione non è veritiera. Questo è un impianto che si occupa del recupero dei rifiuti e del loro trattamento. Questa non è una discarica, né si fa incenerimento. A dicembre saranno tre anni che dirigo questa azienda ed attualmente facciamo servizio per le province di Pescara, Chieti e L’Aquila. Capiamo che è un periodo non buono un po’ per tutti, quindi non facciamo pressione sui vari Comuni, però qualcuno se ne stava approfittando ed abbiamo dovuto fare dei decreti ingiuntivi”.
Ad oggi in Abruzzo gli impianti che si occupano di trattamento applicano tariffe che si aggirano tra i 140 ed i 167 euro per tonnellata per il solo trattamento di smaltimento. Con una tariffa variabile tra i 140 ed i 150 euro per tonnellata, l’impianto di Casoni pratica un trattamento ai fini di recupero sostenendo, oltre ai costi di investimento e gestione dell’impianto, il costo di smaltimento degli scarti in discarica e quelli relativi al recupero energetico del combustibile prodotto, da avviare verso impianti nazionali ed esteri.
“Qui ci sono solo i rifiuti indifferenziati” ha aggiunto il direttore esecutivo Roberto Pasqualini “ed oggi vengono conferiti 220-230 tonnellate di rifiuti l’anno. Questo, pur essendo un impianto privato, ricopre un’importante funzione pubblica. Tutti i rifiuti dell’Abruzzo oggi vengono trattati attraverso il nostro impianto. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, l’Abruzzo è autosufficiente, mancano solo due tipi di impianti: le discariche e gli impianti di lavorazione del combustibile solido secondario. Noi siamo l’unico impianto oggi in grado d recuperare i rifiuti. Forse l’intero trattamento costa un po’ meno rispetto allo smaltimento. Un rifiuto che entra in un processo di smaltimento viene trattato e alla fine in discarica finisce solo il 30-35% delle entrate. L’interesse del Comune è quello di spendere il meno possibile: questa è una visione un po’ miope perché significa solo rimandare i costi. In Abruzzo non abbiamo neppure un termovalorizzatore, quindi tante volte dobbiamo mandare i nostri rifiuti all’estero. Si devono, dunque, supportare dei costi di trattamento e di trasporto che si rifanno sulle tariffe”.
Francesco Rapino