Cepagatti. La Regione Abruzzo ha autorizzato la realizzazione di un impianto alimentato a biomasse nella frazione di Vallemare. Il Comune non ha richiesto approfondimenti sulla centrale da 940 kW, e i documenti disponibili sul sito del municipio sono illeggibili. Si scatena Rifondazione comunista: “Poca trasparenza per svendere il territorio”.
Un impianto alimentato a biomasse e oli vegetali per la produzione di 940 kilowatt nei pressi della strada provinciale della Bonifica a Vallemare di Cepagatti. L’autorizzazione alla realizzazione è stato pubblicato due giorni fa sul bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, concedendo il permesso alla società Synergas. Sono disponibili ora sessanta giorni per appellarsi all’autorizzazione a Tar e quattro mesi per presentare un ricorso straordinario al Capo dello Stato, ma ciò che fa indignare gli esponenti locali di Rifondazione comunista è quanto scritto da Iris Flacco, firmataria dell’autorizzazione: “il Comune non ha ritenuto richiedere alcuna documentazione integrativa necessaria a consentire la espressione di parere compiuto”
Perché la giunta di centrodestra e il sindaco Cola non hanno informato la cittadinanza? Perché hanno ritenuto di non chiedere ulteriore documentazione?”, chiedono il segretario provinciale Corrado Di Sante e Walter Rapattoni, segretario del circolo Rc di Cepagatti. La tacciata scarsa trasparenza si rivolge anche al documento pubblicato sul sito del Comune di Cepagatti: il file relativo al procedimento in atto è praticamente illeggibile. “E’ singolare e inquietante”, continuano i Comunisti, “Un’amministrazione decente avrebbe dovuto come minimo indire un’assemblea o un consiglio comunale aperto per sentire l’opinione della cittadinanza, Il territorio è bene comune, è compito del sindaco e dell’amministrazione informare per tempo la cittadinanza”. Per questo viene chiesta un’assemblea pubblica, durante la quale verrà ribadito alla cittadinanza “che la centralina per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico più vicina, quella di Santa Teresa di Spoltore, ha già oltre 120 giorni di superamenti per i valori delle polveri sottili e preoccupa l’annuncio di una ulteriore centrale a biomasse sul territorio di Pianella da 10 MegaWatt. Abbiamo realmente tutto questo bisogno di energia?” concludono Di Sante e Rapattoni.