Atri. “Ci eravamo ripromessi di non affrontare più la problematica del Consorzio Piomba Fino attendendo le iniziative dei sindaci dei comuni interessati e delle probabili decisioni della magistratura e corte dei conti in seguito agli esposti presentati da un ex consigliere comunale del comune di Silvi. Purtroppo, non comprendendone le ragioni, nessuno dei sindaci fa nulla ed il consorzio ciclicamente, ormai, offre sempre di più argomenti che non possono essere sottaciuti. questa volta fanno molto riflettere le nomine del Collegio dei Revisori dei Conti”.
Lo denuncia il Movimento Atri non si Tocca precisando “nonostante il commissariamento, nulla o quasi fosse cambiato nella gestione del consorzio e soprattutto che gli interpreti di questa gestione fossero sempre gli stessi. Il 28 giugno sono state rese pubbliche le nomine del collegio dei revisori dei conti ed anche in questa occasione non sono mancate le sorprese. Tra i tre membri prescelti ritroviamo un ex membro del precedente collegio nominata presidente (Laura Paolini) e Pier Gianni Cilli, ex consigliere del CdA, quel famoso CdA che aveva fatto infuriare il sindaco di Pineto che parlò di parentopoli e che includeva anche l’attuale commissario Italiani”.
Ora il movimento atriano chiede che vengano, per trasparenza, pubblicati i nomi tutti gli altri 34 professionisti che hanno risposto all’avviso pubblico. Il dubbio però che preoccupa maggiormente è le indennità dell’ex Consiglio d’Amministrazione (quindi anche Italiani e Cilli), sulle quali si dovrebbe pronunciare la Corte dei Conti.
“Come farà Cilli a valutare eventualmente una problematica che lo riguarda personalmente visto che era un ex membro del CdA, unitamente ad Alessandro Italiani, ora commissario, che ha provveduto a nominarlo membro del collegio dei revisori. ma stiamo scherzando? Ora basta, i Sindaci cosa fanno? Si limitano solo a pagare le quote consortili ed a ripianare i debiti contratti dal consorzio in passato?”
Sono le domande di Atri non si tocca sorpresi dal silenzio dei sindaco che invitano a fare a chiarezza sulla vicenda, sperando che la carica di commissario per Italiani, scaduta venerdì scorso, non venga prorogata per ottenere “un reale cambiamento nella gestione del consorzio”.