La più grave tra le promesse non mantenute del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. Per il consigliere di opposizione Gianguido D’Alberto, fuoriuscito dal Pd, il ritardo nella conoscenza degli indici sismici nelle scuole comunali, così come più volte sollecitato dai comitati per i genitori e dalla stessa opposizione in Consiglio comunale, rappresenta l’apice del fallimento di un’amministrazione, con il suo condottiero alla guida, incapace di programmare e pianificare in materia scolastica, non sapendo intercettare fondi e lasciando la città nella condizione attuale che vedrà a settembre i ragazzi tornare in classe come se nulla fosse accaduto.
“Il tempo è scaduto”, sostiene D’Alberto, che formula una specifica richiesta di accesso ad atti per avere risposte ad alcuni quesiti. Innanzi tutto si vuole conoscere la fine che hanno fatto le verifiche per le quali la Giunta comunale aveva previsto la “teorica” somma complessiva di 290 mila euro da spalmare su 15 scuole.
“Di promessa in promessa”, sostiene il consigliere, “si era detto che le verifiche sarebbero arrivate per Pasqua, poi sono scivolate a Giugno ed ora si parla addirittura di fine Luglio, con il forte rischio di ulteriori inaccettabili slittamenti che ormai finiranno per condizionare anche il prossimo anno scolastico”.
Inoltre si vuole conoscere la procedura con cui sono stati affidati gli incarichi anche alla luce del nuovo codice degli appalti e se eventuali irregolarità potrebbero ritardare ulteriormente i risultati, le modalità con cui sono stati individuati i professionisti, verificando se e perché alcuni hanno rinunciato all’incarico, la sufficienza della copertura finanziaria e le possibili strade per averne altri.
D’Alberto vuole anche sapere che intenzioni abbia l’amministrazione in quelle scuole già analizzate che hanno una vulnerabilità bassa, visto che non c’è ancora alcun piano di riprogrammazione degli edifici scolastici, alcuni dei quali rischiano di essere lasciati all’abbandono.
“Non accettiamo più risposte generiche”, continua D’Alberto, “ma è giusto che l’amministrazione dica qual è la reale tempistica indicata nelle convenzioni, se sono previste penali per il ritardo e se verranno applicate. Basta con le dichiarazioni, gli intenti, le promesse: i genitori e tutti noi attendiamo risposte vere, ancorate ai fatti”.
E ricordando come negli ultimi mesi l’amministrazione abbia pensato a ben altro rispetto a questi impellenti problemi della città, il consigliere annuncia di aver chiesto la convocazione di una Commissione di Garanzia sul tema delle verifiche sismiche, “perché noi vogliamo ribadire ai nostri concittadini che una parte del Consiglio Comunale, costituita da quelle persone che li rappresentano dai banchi dell’opposizione, è ancora qui in prima linea, sui temi e sulle questioni reali”.