Il degrado che si nota nei pressi della Casetta (lampioncini rotti, erbacce incolte cresciute, ecc.), è l’emblema dell’incuria nella quale versa buona parte del quartiere di Pretaro dove vive l’ex vicesindaco che si è fatto portavoce dei cittadini su questa situazione. Di Pillo ricorda che più di dieci anni fa l’associazione culturale Pretaro, di cui era presidente, aveva rimesso a posto la struttura, che era diventata un punto d’incontro del quartiere. La Casetta è stata utilizzata per oltre dieci anni dalle varie associazioni per svolgere le proprie attività ed è stata ripresa ultimamente dal Comune per destinarla come sede della Protezione Civile e secondo Massimiliano Di Pillo è proprio da quando la struttura è stata ripresa dal Comune che è completamente abbandonata.
I responsabili della Protezione Civile si sono detti interdetti da quanto dichiarato dall’ex vicesindaco ed hanno chiarito la loro posizione dicendo: “Abbiamo trovato la casetta in condizioni pietose, altro che fiore all’occhiello. Vari articoli di stampa ne segnalarono lo stato di degrado e le lamentele dei cittadini. Per questo motivo l’amministrazione ha deciso che fossimo noi ad occuparcene e noi ce ne stiamo già occupando provvedendo ad un ristrutturazione che sanerà le infiltrazioni, il pavimento ed i tanti problemi che la casetta, lasciata in uno stato di abbandono, porta con se. I rifiuti sono stati accumulati, previo accordo con la Cosvega, per pemetterne il ritiro lunedì. I residenti di Pretaro e i cittadini di Francavilla troveranno in noi persone sempre pronte a lavorare per migliorare la città. Nessun degrado dunque ma lavori in corso. Siamo onorati del fatto che la Protezione Civile possa essere utile alla comunità di Francavilla e lo facciamo solo per amore della città. Ci sembra strano tutto questo”.
Allo sconcerto dei volontari si aggiunge una battuta del sindaco Luciani che ironizza sulle polemiche degli esponenti del passato: “A volte tornano – esordisce Luciani – purtroppo per noi tutti non ho ereditato fiori all’occhiello ma un degrado generale inaffrontabile. Le lezioni di coloro che hanno governato la città sono rimaste inapplicate. Le strade, i sottopassi, i parchi pubblici, il patrimonio comunale, i marciapiedi tutto lasciato all’abbandono. Certe accuse, dunque, si capisce che sono fatte ad arte. Alla fine del mio mandato consegnerò alla città una pubblicazione. Solo immagini con un solo commento. Com’era 5 anni fa. Com’è ora. Ringrazio la Protezione Civile e tutti coloro che stanno lavorando”.