Se il 41% raggiunto da Attilio Di Mattia al primo turno non aveva disatteso le previsioni, molto interesse si è invece concentrato sul 19% ottenuto da Francesco Maragno, arrivato dietro a Manola Musa, che con il 26% raggiunto per la coalizione di centrodestra si è aggiudicata il ballottaggio contro l’oppositore Di Mattia. E da subito Maragno, candidato per Fli, Democrazia e Libertà, il Popolo di Montesilvano, Api e Movimento per le autonomie, è stato indicato come l’ago della bilancia per il secondo turno.
Quell’ago, stante alle dichiarazioni fatte oggi dallo stesso Maragno, dovrebbe pendere a favore di Musa: raggiunto, infatti, l’apparentamento con la candidata di Pdl, Arcobaleno, Montesilvano Futura, Città Nuove e La Destra. “E’ stata una scelta di campo, “dichiara il leader del Polo dell’Alternativa, “nata dopo un lungo e serrato confronto con il candidato del centrodestra. Abbiamo scelto per il bene di Montesilvano, sulla base di un programma di cose concrete che potranno essere realizzate in breve tempo”.
Ma dal patto si svincola una delle liste civiche che aveva sostenuto Maragno al primo turno, il Partito Popolare Sicurezza e Difesa: “Non seguiremo la strada degli accordi con il centrosinistra tantomeno con il centrodestra, ma rimarremo leali alle scelte fatte in campagna elettorale”, dice Donato Angelini, segretario regionale del PPSD, “Al ballottaggio, lascerò libera scelta agli elettori”, dichiara ancora Angelini.