Atri. “Intervenire immediatamente per la messa in sicurezza dello splendido duomo di Atri. Le lungaggini burocratiche non possono mettere a rischio l’afflusso dei turisti in una località tanto apprezzata ogni anno da migliaia di visitatori che arrivano anche da fuori Italia”.
Leandro Bracco, Consigliere regionale di Sinistra Italiana, non usa mezzi termini per sollecitare la Sovrintendenza al fine di sbloccare una situazione che sta mettendo a rischio anche il cartellone estivo di Atri, apprezzato centro del Teramano e fiore all’occhiello del turismo abruzzese.
“Raccolgo l’appello dell’assessore al Turismo Domenico Felicione e del sindaco Gabriele Astolfi. Avrò cura di sollecitare personalmente anche il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, affinché si intervenga il prima possibile sulla Basilica di Santa Maria Assunta, uno dei siti di eccellenza del nostro Abruzzo. Sono tre le strutture di culto attualmente chiuse ad Atri – afferma il Consigliere regionale – la chiesa barocca di San Francesco, nel centro della città, chiusa dopo il terremoto del 2009, quella di Santa Rita, out dopo le nevicate e le scosse di terremoto dello scorso gennaio e il duomo, oramai inaccessibile da otto mesi. Più di una volta il sindaco Astolfi ha sollecitato i lavori sottolineando anche il fatto che le chiese di Atri non sono state inserite nell’elenco delle strutture a cui andranno fondi regionali”.
“La popolazione – prosegue Bracco – lamenta la mancanza di luoghi di culto in cui raccogliersi. Atri inoltre attrae turisti che provengono anche da fuori Italia proprio per via delle sue meravigliose chiese che ogni anno rappresentano interessanti mete religioso-culturali che sono un punto di forza indiscutibile per l’economia del territorio. Ad Atri si sta elaborando il cartellone estivo degli eventi e non è neanche lontanamente immaginabile che venga escluso il turismo religioso. Per di più ad agosto è in programma l’apertura della Porta Santa, suggestivo evento che fa arrivare in città una moltitudine di persone. Al momento però ancora non si conoscono i tempi dei lavori che urge effettuare”.
“Chiedo formalmente a D’Alfonso e al delegato al Turismo Giovanni Lolli – conclude Leandro Bracco – di attivarsi il prima possibile per risolvere la questione del turismo religioso di Atri che rappresenta una pietra angolare dell’economia sì atriana ma soprattutto teramana e abruzzese”.