Pescara. “Considerando Aca unica responsabile di una gravissima ingiustizia perpetrata nei miei confronti, che ha cagionato a me e alla mia famiglia un immenso danno sia materiale che immateriale, mi muoverò per promuovere un’azione legale nei confronti di Aca, a tutela della mia persona e della mia immagine”.
Così il sottosegretario regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, in conferenza stampa a Pescara, a pochi giorni dal rinvio a giudizio, per abuso d’ufficio in concorso, nell’ambito dell’inchiesta Soget, che lo vede sotto accusa per avere ‘indebitamente beneficiato della mancata riscossione di un debito di 22.300 euro nei confronti della società acquedottistica Aca’.
Mazzocca annuncia che il passo successivo sarà “la remissione della delega sul Servizio idrico integrato”, al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. Per il sottosegretario regionale “si tratta di una situazione incredibile, connotata da una serie di coincidenze apparentemente sospette, che sono certo possa comunque risolversi già nel primo grado di giudizio, essendo estremamente convinto della bontà e dell’efficienza del nostro sistema giudiziario”. Mazzocca ricostruisce la vicenda, “che nasce da un garage di mia proprietà, sito a Caramanico Terme, che né io né altri utilizzavano da circa 20 anni e che è dotato di un unico lavandino. Il 28 luglio del 2011, a seguito di una lettura da parte degli incaricati Aca, riscontrai la probabile rottura della tubazione idrica di adduzione – prosegue – e dunque provvidi immediatamente a chiudere il contatore e ad individuare la causa della perdita alla presenza degli addetti dell’Aca, con il contatore che, su mia richiesta, venne sigillato alcuni mesi dopo”.
L’esponente della giunta D’Alfonso tiene a rimarcare “che il debito vantato dall’Aca, rateizzato dalla Soget in 14 rate per complessivi 22.528 euro, è stato interamente saldato entro il 23 maggio 2016” e aggiunge di avere chiesto “ad Aca di essere ammesso a conciliazione, manifestando la disponibilità al pagamento e allo stralcio di ogni debito, il 3 luglio 2014, dunque oltre un anno prima che fosse reso pubblico il mio coinvolgimento nell’indagine”. Mazzocca afferma di “essere rimasto incredulo di fronte ad una iscrizione ipotecaria avvenuta senza alcun preavviso, come invece prescrive la legge” e osserva come “sussista il diritto-dovere dell’utente di controllare il proprio contatore in ragione di un regolamento interno dell’Aca, ma come ciò non esima Aca dall’omettere controlli per 7 anni e mezzo di fila, così come non la pone al riparo dagli effetti di diversi errori commessi nelle operazioni di evidenziazione del debito”.
Il sottosegretario regionale, inoltre, fornisce spiegazioni in merito al contenuto di un sms intercettato, inviato al commissario della Soget. “C’era scritto ‘Grazie di cuore’ – dice Mazzocca – e come dimostrano i messaggi recuperati su un mio vecchio telefonino, si trattava di un copia-incolla che inviavo in risposta ai centinaia di messaggi di auguri e congratulazioni ricevuti dal 26 maggio in poi, per l’elezione a consigliere regionale e per la successiva nomina ad assessore”.
Mazzocca rileva anche come l’affidamento alla Soget, per 5 anni, del servizio per la riscossione delle entrate comunali, “sia avvenuto a seguito di una gara ad evidenza pubblica” e come “il contratto sia stato sottoscritto non sulla base di una decisione presa a maggioranza, ma di una delibera votata all’unanimità dal Consiglio, così come quella della proroga”