Montesilvano. Hanno trovato rifugio, in una trentina, sulla spiaggia dei grandi alberghi, a pochi passi dal “ghetto” sgomberato, gli extracomunitari che vivevano nelle palazzine di via Ariosto.
Al confine tra lo stabilimento balneare Tamanaco e l’hotel Sea Lion, da alcuni giorni hanno costruito un accampamento di tende da campeggio, teloni appoggiati ai muretti, ombrelloni e baracche improvvisate, improvvisando anche un bagno in una cabina in disuso sulla spiaggia riservata a un altro hotel.
In molti si lamentano dello “spettacolo indecente” e del “pessimo biglietto da visita per i turisti”, riferendosi alle scene di uomini che si lavano con i secchi davanti ai bagnanti, dei “concerti di bonghi in piena notte” e delle tentate aggressioni a chi passeggia sul lungomare.
Marco Forconi, esponente provinciale di Fratelli d’Italia-An, postando una foto su Facebook, commenta: “Sicuramente è un’immagine indegna di una città recentemente investita della Bandiera Verde. A prescindere dal fatto che siano stranieri o meno, la battigia non è riservata a tende e non è nemmeno un deposito bagagli all’aria aperta. L’amministrazione, la Guardia Costiera ed altri organi competenti siano più vigilanti”.