Si tratta di una iniziativa internazionale che promuove la tutela e la valorizzazione dei territori adriatici e ionici nell’ambito della nascenda Macroregione Adriatico Ionica attraverso l’esplorazione del “territorio Adriatico-Ionico” nei diversi aspetti e tematiche, nelle diverse specificità, criticità e potenzialità. Il programma della Biennale Habitat 2012 si articola fra settembre e dicembre secondo diverse aree di coinvolgimento e prevede fra l’altro 15 forum tematici in altrettante città adriatiche e ioniche su temi che spaziano dai trasporti al turismo sostenibile, dal recupero del patrimonio architettonico alla riconversione e bonifica delle aree industriali dismesse, dalla formazione europea ai nuovi orizzonti imprenditoriali, dall’agricoltura e prodotti tipici alla tutela del mare.
“Il 2014 decreterà il riconoscimento ufficiale dell’Area Adriatico-Ionica nell’Unione Europea. E’ un appuntamento al quale anche le Province italiane non devono arrivare impreparate – ha detto fra l’altro il presidente Di Giuseppantonio – all’unione di intenti, di risorse, di idee progettuali dovrà seguire una governance integrata ed una programmazione locale su ambiente, infrastrutture, patrimonio culturale, attività produttive, energia, innovazione e su tanti altri habitat in cui si esprimono le nostre realtà territoriali. Le Province Italiane sono perfettamente consapevoli di cosa vuol dire avviare un dialogo aperto su tematiche di rilievo e lavorare in sinergia per concordare soluzioni urgenti che si consacrino nell’unione delle pluralità istituzionali. Nel progetto – ha proseguito il presidente Di Giuseppantonio – è coinvolto anche l’Abruzzo, che ha prontamente avviato provvedimenti ed iniziative utili al progetto di integrazione in atto, nella convinzione di poter esportare i sistemi positivamente sperimentati, come i Poli di innovazione e le Reti di Impresa, e di creare nuove opportunità di investimento. La Provincia di Chieti riveste un ruolo centrale in tale direzione. Il 12 aprile scorso, abbiamo ospitato le delegazioni di Bosnia, Croazia e Montenegro con lo scopo di implementare un proficuo collegamento tra i porti di Ploce (Croazia) ed Ortona, capace di intercettare flussi di merci e di attrarre flussi turistici, nella prospettiva che la costituenda macroregione Adriatico-Ionica funga da volano di chanches per i settori del turismo, della pesca e dei trasporti e non solo. Nella identica visione di progresso e sviluppo come espressione di coesione sociale – territoriale ed economica, siamo coinvolti nel progetto della Dorsale Pedemontana che abbraccia le tre regioni Marche-Abruzzo-Molise e in materia di Energia. La creazione di un network permanente di conoscenza e di orientamento dei territori transfrontalieri è necessaria per sperimentare già nello spazio virtuale le nostre potenzialità, sondare affinità, affrontare problematiche comuni, impostare soluzioni e progetti che svilupperemo in un clima di collaborazione che auspico consolideremo in misura crescente”.