Chieti, il consigliere Di Renzo critica la gestione della piscina comunale

chietiChieti. “Si sta cercando di creare artatamente un allarmismo ingiustificato intorno alla piscina
comunale che potrebbe portare a una diminuzione di iscritti”. Lo ha detto in una nota il capogruppo di Alleanza per Di Primio in Consiglio Comunale a Chieti, Palmerino Di Renzo.

“Capisco che le opposizioni debbano fare il proprio compitino creando difficoltà all’amministrazione – continua Di Renzo – ma quando un partito di maggioranza rappresentato in giunta da ben tre assessori vota in Consiglio Comunale e nelle Commissioni Consiliari insieme alle minoranze creando situazioni destabilizzanti, ciò diventa un fatto politicamente grave. La società Teate Splashing e la struttura della piscina sono state sottoposte in tutti questi anni a sistematici controlli previsti dalla legge e dagli organi competenti in materia ottenendo un unico risultato: positivo e di buona gestione sconfessando in tal modo le maldicenze dell’assessore Russo. Attraverso una regolare gara ad evidenza europea l’appalto della piscina è stato stravinto dalla Teate Splashing. Adesso il Comune dovrà aggiudicare la gara ed esaminare la proposta della Teate Servizi di subentrare alle stesse condizioni della società vincitrice. Tale possibilità, e l’assessore Russo dovrebbe saperlo, non è praticabile in virtù di dichiarazioni contabili e amministrative rilasciate dai dirigenti dei relativi settori di competenza anche in virtù dell’esclusione di assunzioni di lavoratori patti parasociali previsti dal bando. Inoltre gli utili previsionali (errati in modo esponenziale) di circa 32.000 euro annui indicati nella nota della Teate Servizi, certamente non potrebbero servire per un progetto integrato di grande rilevanza come enunciato dall’assessore. L’assessore Russo e la sua parte politica hanno, fin dal luglio 2011 nelle Commissioni Consiliari, cercato in tutti i modi di affossare la piscina comunale con dichiarazioni ingiustificate, annacquate da una politica banderuola di basso livello improntata solo al protagonismo e al narcisismo di alcuni noti e meno noti pavoni del partito. I gufi – ha concluso Palmerino Di Renzo – hanno perso perché la piscina non è stata chiusa (come era nelle loro intenzioni) e non sarà chiusa neanche durante i lavori di ristrutturazione, abbellimento e potenziamento dei servizi che sarà, nel futuro, l’orgoglio della città di Chieti”.

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