Roseto degli Abruzzi. “Una decina di famiglie che tra pochi giorni si ritroverà senza alcuno stipendio. Una decina di lavoratori che per anni si è dedicata alla pulizia del verde, alla manutenzione e al decoro del parco, della villa comunale, delle sale convegni e anche del cimitero.
Tutto per il Comune di Roseto, garantendo un buon servizio apprezzato dai cittadini ma anche dai turisti. E dopo molti anni di dedizione, straordinari e disponibilità a lavorare anche oltre le condizioni stabilite, anni in cui questi lavoratori hanno pure rinunciato ad altri incarichi per senso di responsabilità e dovere, ora vengono messi alla porta”.
Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco lancia l’allarme riguardo la situazione in cui si ritrovano a vivere i dipendenti della cooperativa rosetana ‘Lo spazio delle idee’.
“La storia della cooperativa – afferma Bracco – è quella di tante altre associazioni e società nate in Abruzzo dopo che un gran numero di fabbriche ha chiuso i battenti a causa della crisi economica.
Nel caso in questione, grazie anche al lavoro dei sindacati, persone con disabilità, con particolari esigenze economiche, soggetti in generale definiti ‘svantaggiati’, intorno al 2009 – continua il Consigliere – sono stati reinseriti nel mondo del lavoro.
Dopo una serie di contratti a termine, alcuni di loro sono stati anche stabilizzati a tempo indeterminato. Con l’arrivo dell’ultimo esecutivo comunale che si è insediato lo scorso anno, questi lavoratori ora però rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
Secondo quanto mi è stato riferito proprio da loro – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – il Comune avrebbe deciso di esternalizzare alcuni servizi impiegando ditte che si ritrovano anche ad affittare le attrezzature di cui, invece, dispongono già gli operai della cooperativa.
Da alcuni mesi a questa parte – specifica Bracco – la loro mole di lavoro è stata notevolmente diminuita. La conseguenza principale? Lavoratori che ritrovandosi con poche ore di servizio portano a casa buste paga da trecento euro. Questo significa togliere dignità alle persone.
Alla loro più che legittima richiesta di chiarimenti non ha risposto nessuno ma anzi pare che ci sia stato un rimbalzo di responsabilità. Il Comune infatti dice a questi lavoratori di rivolgersi alla cooperativa e questa, a sua volta, consiglia di rivolgersi al Comune”.
“Chiedo all’amministrazione di intervenire subito e fare chiarezza senza tentennamenti sul destino di lavoratori che purtroppo hanno già subìto una volta il dramma della disoccupazione. Oggi, a un’età anche avanzata – conclude Leandro Bracco – si ritrovano per la seconda volta a convivere con l’incertezza del futuro e questa circostanza è inaccettabile.
Il Comune di Roseto degli Abruzzi ha il dovere di fare tutto quanto è nelle sue possibilità affinchè questi lavoratori e le rispettive famiglie non rivivano il dramma di non sapere come mettere insieme il pranzo con la cena”.